il tram della comasina

mercoledì 28 giugno 2017

DOMENICA 2 LUGLIO:SALI SUL VAPORETTO

Domenica il Vaporetto organizza spedizione sul Bisbino.
La più bella salita della lombardia? Sicuramente la Bisbino é tra queste. La lunghezza può rendere difficoltosa l'ascesa che però si mantiene costantemente tra il 7 e l' 8% e senza strappi che possono mettere in difficoltà.
Si parte dal centro di Cernobbio (Via della Libertà) e si sale verso la frazione di Rovenna.
Dopo la frazione di Rovenna la strada si fa più stretta e meno curata (Via Bisbino) e si incontrano anche 2 tornanti non asfaltati che però non creano problemi nemmeno alle specialissime.
Al chilometro 9 si attraversa il borgo di Villa Argentina; attenzione, mancano ancora 6 chilometri alla vetta.
Si prosegue tra boschi di betulle e abeti.
L'arrivo é posto all'ingresso del parcheggio che chiude la strada.
Da qui si domina la Pianura Padana e la catena delle Alpi e sorge l'antico santuario della Beata Vergine del Bisbino. Costruito nel sec. XVII, ma rimaneggiato all'inizio dell'Ottocento. Il santuario è meta di numerosi pellegrinaggi, soprattutto durante le festività mariane. Testimonianza di questa devozione popolare sono i numerosi exvoto, alcuni risalenti anche al secolo scorso, conservati all'interno del santuario stesso.
ATTENZIONE: la discesa è molto pericolosa a causa dell'asfalto rovinato e dai frequenti attraversamenti di animali. Prestate la massima attenzione.


INFO UTILI
PARTENZA VILLA ORE 6.30
PASSAGGIO VAREDO ORE 7:00
KILOMETRI CIRCA 100
RIENTRO PREVISTO PER LE 12

martedì 27 giugno 2017

MAKAKI IN CONTROGIRO

la foto di Aldo Barnaba che vince la corsa di Sabato 24 giugno 2017 a Moncrivello ; Aldo è in forma strepitosa, attualmente è leader di categoria al “Controgiro 2017” grazie alla collaborazione del gruppo dei Makaki Varesini, se qualche makako avesse  voglia di fare qualche bella corsa in circuito Vi consiglio  “Controgiro” ………

lunedì 26 giugno 2017

DECISIONE SAGGIA


Tuoni, saette e pioggia a non finire: così si sono svegliati stamattina ad Aprica (SO) gli oltre 2.000 iscritti alla Granfondo Internazionale Gavia & Mortirolo. La situazione meteorologica, del resto, era stata preannunciata come proibitiva già nella serata di sabato, e la sorpresa per i cicloamatori e gli organizzatori è dunque stata sì amara, ma non del tutto inaspettata. Contro il cielo, però, ogni parola è ovviamente vana, anche quella del più carico dei ciclisti.
Partire o non partire? Il dubbio amletico serpeggiava per le strade d'Aprica insieme ai nefasti fiumi d'acqua. Del resto quelli proposti oggi dal GS Alpi con partenza ed arrivo ad Aprica non erano certo dei tracciati abbordabili per chiunque, nemmeno sull'asciutto: era infatti previsto un percorso lungo di 175 chilometri e 4.500 metri di dislivello con il quale gli atleti avrebbero dominato i temibili Passi del Gavia e del Mortirolo, resi immortali dalle innumerevoli ed eroiche sfide agonistiche degli ultimi decenni, per poi concludere con il Passo di Santa Cristina. Per i meno audaci erano in programma anche un mediofondo da 155 chilometri e 3.600 metri di dislivello, con l'esclusione del Santa Cristina, e un corto con un dislivello di 'appena' 1.850 metri e 85 chilometri totali.
Dapprima il patron del GS Alpi Vittorio Mevio ha accarezzato l'idea di seguire un percorso alternativo, proponendo la doppia salita del Passo Mortirolo, epico teatro delle gesta del ‘pirata’ Marco Pantani, tagliando l'ormai impossibile scalata ai 2.662 metri del Gavia, e mantenendo invece intatto il percorso del corto.
Ma ci ha pensato una repentina recrudescenza del meteo ad eliminare ogni residua speranza: da grigio che era il cielo è diventato nero e via via sempre più ostile, e la pioggia da battente si è trasformata in torrenziale.
“È prima di tutto per la sicurezza degli atleti che abbiamo deciso di annullare la Granfondo Internazionale Gavia & Mortirolo” ha spiegato Vittorio Mevio, aggiungendo che “con queste condizioni meteo affrontare il Gavia è semplicemente impensabile, e purtroppo il manto stradale dello stesso Passo Mortirolo risulta del tutto impraticabile, come diretta conseguenza dei forti temporali notturni. Così, per la prima volta dopo 13 anni, siamo costretti ad annullare questa competizione: la sicurezza dei partecipanti è il nostro primo pensiero”.
Il motto dell'evento è “dove osano le aquile”, ma c'è da pensare che persino loro, con la pioggia inclemente di questa mattina, abbiano deciso di “non osare”.

MAKAKI A BOCCA (BAGNATA)......


Doveva essere la regina delle granfondo per i nostri makaki ma le avverse condizioni meteorologiche delle prime ore di domenica hanno reso le strade impraticabili e giustamente la gara e' stata annullata .
Anche se qualche pazzo makako ci stava provando lo stesso a scendere in griglia
Ma forse poi ha prevalso il buon senso,e che fare girare i tacchi e tornare a casa ma senza magari fermarsi per pensare a ..............
Uscito il sole ecco il Gallo e Francesco a farsi lo stesso il Santa Cristina
Vuoi non fare lo Spluga per non perdere la reputazione di Igno forever
Il nostro Simone con la maglietta della manifestazione annullata sfida il San Marco
La faccia di Claudio al Sellaronda Bike di Sabato 
Il buon Consonni pronto al sabato per il Gavia ma poi..........
Tutti a casa
Io insieme a Giulio in un pomeriggio di una domenica insolita sulle collinette della Brianza
E Intanto pero' altri makaki vincono 
Cairoli e Vigo continuano nelle loro sfide di montagna facendo ottimi risultati
Il buon Claudio Pozzoli porta a casa un quinto posto di categoria al MontBLanc
Nonostante questa domenica anomala caratterizzata dal maltempo i nostri makaki continuano a invadere le strade e portare a casa anche buoni risultati.
Ora tutti con il naso all'insù per vedere come questa settimana evolvera' e speriamo incrociando le dita che domenica ci sia bel tempo perche' porterò la maglia MAKAKO alla Maratona delle Dolomiti.
 















venerdì 23 giugno 2017

25/6 DOMENICA :POCHI MA BUONI PER LA VALLE DI MUGGIO



Da li prenderemo direzione Vacallo per cominciare a salire
Si tratta in realtà di due salite collegate da un lungo falsopiano di circa 10 Km. Il punto di partenza è Vacallo, che si trova a circa 1 Km dalla dogana di Maslianico, seguendo contro corrente il torrente Breggia. Per un chilometro la strada sale con pendenze tutto sommato modeste, poi arriva uno dei pochi tratti impegnativi che si incontrano durante tutta la salita. Qui le pendenze raggiungono il 13%, ma solo per poco, visto che poco prima di entrare a Morbio Superiore troviamo alcuni falsipiani. A questo punto svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per la Val di Muggio. Qui ancora 2 Km, ma con pendenze modeste, prima che una curva in discesa ci anticipa il lungo falsopiano che si incontrerà per 10 Km. Qui si può mettere la catena sulla moltiplica grande e, esclusi 2 brevi tratti dopo il paese di Muggio, il resto della strada è praticamente pianeggiante. Il tutto fino al lungo ponte sulla gola del torrente Breggia, quando la strada riprende a salire con pendenze anche abbastanza significative, che sfiorano il 10%. Arriviamo così a Scudellate, ultimo centro abitato della valle. In realtà, nella valle esiste ancora la piccola frazione di Erbonne (vedi nota nella scheda della salita di Pian delle Alpi) che, seppur facente parte della Val di Muggio e caratterizzata da usi e costumi tipicamente ticinesi, è italiana a tutti gli effetti, in quanto facente parte del comune di San Fedele d'Intelvi. La strada asfaltata termina dopo altri 2 Km, in località Roncapiano. Da qui si gode di un ottima vista sul Lago di Lugano, del Monte Generoso e del roccioso Sasso Gordona.

Una volta giunti in cima faremo la foto di rito e scenderemo sempre dalla stessa parte.
Discesa lunga e impegnativa mi raccomando la mantellina sono 20 km di discesa.
Giunti a valle prenderemo direzione Italia per concederci l'ultima salita della giornata,il San Fermo da Via Cardano,3 km tosti che dopo la salita di Scudellate faranno veramente male.
La distanza del giro sono 120 km con un dislivello di 1700 mt.
Vi aspetto 
Partenza unica dal capolinea ore 7

mercoledì 21 giugno 2017

PRONTO L'ESODO MAKAKOTEAM ALL'APRICA

Tutto pronto per un' altra granfondo sa scalatori dopo la Sportful di domenica.
Si avverte il tutto esaurito da parte dei nostri atleti che in massa affronteranno questa splendida granfondo.
Il 25 giugno Granfondo Internazionale Gavia & Mortirolo all’Aprica (SO)
Sui Passi Gavia e Mortirolo è transitata la storia del Giro d’Italia
Percorsi granfondo (175 km), mediofondo (155 km) e fondo (85 km) imperdibili
Possibilità di partecipare alla speciale classifica “Combinata dello Scalatore” alla quota di 80 euro
I Passi del Gavia e del Mortirolo hanno contribuito forse più di ogni altro luogo all’epopea gloriosa del ciclismo in generale e del Giro d’Italia in particolare. Il Mortirolo collega la Valtellina, in provincia di Sondrio, alla Valcamonica, in provincia di Brescia, e non è una salita ma un’opera d’arte che esalta gli sportivi più arditi; scalato dal Giro per la prima volta nel 1990, nella diciassettesima tappa Moena-Aprica. Emozioni che coinvolgeranno cicloamatori di ogni specie alla Granfondo Internazionale Gavia & Mortirolo del 25 giugno all’Aprica (SO), inserita in alcuni importanti circuiti come Prestigio, Gran Trofeo GS Alpi, InBici Top Challenge e Coppa Lombardia.
L’ennesima sfida firmata GS Alpi propone tre spettacolari percorsi, un granfondo di 175 km che farà affrontare i Passi Gavia, Mortirolo e Santa Cristina con un dislivello complessivo di 4500 metri, un mediofondo lungo 155 km con Gavia e Mortirolo e un dislivello di 3600 metri, ed una prova fondo per i meno preparati di 85 km con un dislivello di 1850 metri e Mortirolo e Santa Cristina protagonisti.
L’ascesa del Gavia torna in grande spolvero per la Granfondo Internazionale, ed è classificabile come una salita alpina lunga, dall’importante dislivello e dall’elevata quota altimetrica, Cima Coppi per ben sette volte nel Giro d’Italia 1989, 1996, 1999, 2004, 2006, 2008, 2010. La prima ascesa risale al 1960, con il vicentino Imerio Massignan soprannominato “gamba secca” per la sua caratteristica pedalata dovuta ad una gamba più corta dell’altra, che giunse in solitaria in vetta ma cedette all’“angelo della montagna” Charly Gaul a causa di ben tre forature in discesa, con la strada allora in molti tratti ancora in sterrato, asfaltata negli anni ’90 nella seconda parte della salita dal versante bresciano di Ponte di Legno proprio per favorire il passaggio della competizione ciclistica. Oggi, assieme al Passo del Mortirolo, il Gavia rappresenta la meta più ambita dai cicloamatori, un’area, quest’ultima, tristemente famosa anche per essere stata teatro durante la seconda guerra mondiale di alcune battaglie fra partigiani e fascisti in ritirata verso il Trentino. Il Mortirolo è salito alla ribalta per le pendenze accentuate e costanti, e per imprese entrate nella leggenda del ciclismo, come quando un allora emergente Marco Pantani staccò i più quotati avversari in occasione del Giro d’Italia 1994, rappresentato anche in località “Piaz de l’acqua” con una scultura di Alberto Pasqual dedicata al “pirata”.
Insomma, “luoghi mitici”, attraversati dai più grandi campioni della storia del ciclismo e, per riviverne le gesta, basta sfruttare le quote d’iscrizione della Granfondo Internazionale Gavia & Mortirolo, alla cifra di 50 euro fino al 21 giugno, a 25 euro per i concorrenti disabili, ed a 60 euro nelle giornate del 24 e del 25 giugno in loco (30 euro per i disabili).

martedì 20 giugno 2017

LA SPORTFUL DA ALTRE PROSPETTIVE



Ecco un altro racconto filmato della splendida Granfondo Sportful di domenica scorsa fatto dal nostro Simone

lunedì 19 giugno 2017

FINALMENTE IN BOCCA AL LUPO

Salve Makaki eccomi qui a raccontarvi la mia prima sportful sul percorso lungo.
Parto venerdi da Milano con la mia famiglia per arrivare a Feltre per ritirare il mio pacco gara.
Atmosfera tranquilla e distesa ma non penso cosa possa accadere il giorno successivo per il ritiro del pacco gara.
Il sabato mi dedico alla mia famiglia per rilassarmi e per staccare la spina anche se il chiodo fisso rimane per la mattina successiva.
Sveglia alle 5.30 per la solita colazione,mi sento tranquillo e so che faro' questa granfondo in compagnia del nostro amico Franco"Gallo" e Lamberti gia' compagno del giro del Demonio  a marzo.
La griglia purtroppo e' l'ultima ma fa niente tanto la giornata sara' lunga.
In griglia le facce sono tese ma la musica e il countdown dello speaker fanno venire i brividi.

Partiti ma sapendo  ciò che ci aspetta la mia banda decide di moderare la velocita' e arrivare ai piedi della prima salita:Cima Campo in completa rilassatezza.
Tra chiacchiere e risate affrontiamo i primi 18 kilometri di salita ma allo allo scollinamento dobbiamo attendere il nostro compagno di viaggi Luca che avverte i primi sintomi di acciacco.

Discesa tecnica e veloce che ci porta al bivio piu' atteso:Lungo o Medio.
Io,il Gallo,Jack e Davide amico di Luca deviamo di optare per il lungo mentre luca in maniera consapevole gira per il medio
Il falsopiano che ci porta ai piedi del Manghen ci fa perdere Jack ma noi proseguiamo lo stesso ed ecco il vero mostro della giornata:il Manghen
Lo affrontiamo senza strafare e continuiamo a sorpassare granfondisti stanchi ma anche molto strani
Il Manghen e' duro ma governabile ed eccoci allo scollinamento 
Io e Franco contenti ci facciamo un bel selfie e attendiamo il nostro nuovo amico di viaggio Davide che arrivera' subito dopo.
La discesa del Manghen tecnica e trafficata ci porta sul falsopiano che ci accompagna al passo Rollle.
La vista del passo e' splendida
E al ristoro diciamo che facciamo banchetto
Le pale di San Martino sono una perla e la giornata limpida le rende ancora più' splendide.
Discesa interminabile fino all'attacco del Croce d'aune che segnera' la fine delle salite di questa lunga giornatA
Ormai ci siamo l'impresa e' quasi al termine ci mancano solo 10 chilometri e la nostra 
Sportful sara' conquistata
Ci aspettiamo al Croce D'aune  e poi picchiata fino a Feltre
Ed eccoci entusiasti e felici come bambini per la conquista di una delle granfondo piu'dure.
Grazie a Franco e Davide per avermi fatto vivere una bella giornata in compagnia
 Inoltre questo evento porta a casa un altro makako












MAKAKI DOMINANO IL LUPO E NON SOLO

Grande domenica per i makaki che hanno dominato la Sportful e non solo.
Grande prova per i nostri ragazzi impegnati alla granfondo piu' dura che possa esistere
Tutti sul lungo tranne il nostro Luca reduce da una settimana di influenza
Il nostro Luca Colli alle prese con le salite della Svizzera
Claudio e Sonia sulle DOlomiti
Andrea Tonno si cimenta anche in cronometro in vista della sua granfondo domenica all'Aprica
Umberto ormai respira solo quote alte
I reduci della Igno team in balia di qualche coffe bar
Dispersi nella riviera ligure
E adesso pronti per il prossimo appuntamento alla Gf Gavia Mortirolo per affrontare le salite mitiche che hanno reso celebre  il nostro mito Marco PAntani










mercoledì 14 giugno 2017

ID SAFE:IN CASO DI EMERGENZA

Salve Makaki quante volte usciamo senza documenti o in gara non abbiamo nulla per farci rintracciare.
Speriamo che questo non accada mai ma se dovesse succedere cosa ci puo' aiutare?
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lunedì 12 giugno 2017

FINALMENTE UNA GRANFONDO DA AMATORE

Salve Makaki volevo raccontarvi questa granfondo per come e' stata organizzata e come si e' vissuto il week end di questi giorni splendidi nella favolosa Bormio.
Decido di partecipare a questa granfondo gia' dall'ottobre scorso pur sapendo che la formula sarebbe cambiata,non piu ' tempo totale ma solo le salite.Non vi dico le polemiche e il susseguirsi di polemiche da parte della meta' dei ciclisti che vogliono arrivare esimi di che cosa.
Detto questo arriviamo a sabato dove al palazzetto del ghiaccio dove troviamo tranquillita' al ritiro pacchi gara e un certo Alessandro Ballan che senza problemi stringe la mano a tutti e si fa fare delle foto.
Si registrano circa 2800 iscritti di cui circa 1600 sono stranieri che arrivano da ogni parte del mondo.
Noto con piacere che vengo inserito nella griglia rossa con il numero 147
Parto davanti che figata posso gustarmi per una volta il sapore della prima griglia.
Le facce della partenza sono rilassate e si scambiano diverse battute,non c'è ansia e lo noto nel vedere poca gente che va di solito a urinare nei giardinetti(sara' un caso)

Prima foto sulla griglia e poi via si parte con una giornata spettacolare.
Il tratto da Bormio alla prima salita si percorre su andature da granfondo,basti pensare che rispetto all'anno scorso il primo gruppo e' arrivato con solo 45" di ritardo senza registrare neanche una caduta di rilievo.
Inizia la salita di Teglio,uno strappo di 5 km ma con pendenze a volte al 15% che cominciano a divorarti la gamba
Ma io insieme al mio compagno Bianchi ci godiamo la salita e ci facciamo anche due belle foto.
Discesa impegnativa verso Teglio dove prendiamo il piccolo strapetto di Motta che ci portera' verso il primo bivio significativo della giornata :il Mortirolo

Ecco che le strade si dividono ma il Mortirolo puo' attendere un altro anno,domenica prossima ho la Sportful e ci voglio arrivare preparato e non cotto.
Il tragitto da Tovo a Bormio e' un Monticello di circa 30 km che continua a salire,se non ti alimenti e non moderi lo sforzo rischi di arrivare ai piedi dello Stelvio gia' bello cotto.

Prima di salire sullo Stelvio,passare per Bormio ti ricarica con la gente che ti applaude e sopratutto la famiglia che ti attende per salutarti,incitarti e darti il cambio borraccia.
Lo Stelvio chiuso al traffico per l'occasione comincia,20 km di ascesa che ti porta da 1200 mt a 2700 mt in uno scenario spettacolare.
Tutti salgono ma il caldo e l'altitudine condizionano molto l'ascesa,cosi riduco la velocità  mi godo il panorama perche' in cima ci voglio arrivare.
Lo spettacolo sotto di me e' da cartolina ma mancano ancora 10 km.
Mi fermo al ristoro e mangio tutto cio' che possa caricarmi di quella piccola riserva che mi porti in cima.
La fatica e' sempre piu' nelle gambe ma ormai ci siamo
Tempo di rivestirsi per la discesa e fare la foto ricordo
La cima Coppi e' conquistata da me e dai miei compagni di squadra
Una grande emozione e poi scendere e salire da dove circa due settimane fa i nostri beniamini del giro hanno fatto tappa ti da ancora piuì consapevolezza di quello che hai fatto.
Una bella manifestazione curata in tutti i suoi dettagli:
Pacco gara vale i soldi spesi con una maglietta veramente fatta bene;
Ristori con un ben di dio e staff super gentile e organizzato;
Strade belle grazie al passaggio del Giro e quasi sempre senza traffico;
Pubblico finalmente che ti applaude e ti incita;
Zero isterismi e cadute alla partenza con rispetto reciproco;
Tanti stranieri che hanno il vero spirito amatoriale,a volte fin troppo.
L'anno prossimo e' da ripetere e invito tutti i makaki a farci un pensierino per il gusto di divertirsi e nello stesso di fare l'impresa di scalare Stelvio e chi vuole anche il mortirolo