il tram della comasina

giovedì 6 agosto 2015

LA SALITA DELLE CASCATE DEL TOCE

Salve makaki in questa settimana di inizio agosto io e il nostro amico Jack abbiamo deciso di farci questa bella salita.
L’ultima zampata del Pirata le ha regalato una notorietà improvvisa: ma la salita a Riale – Cascata del Toce è un’ascesa, non fosse altro per il panorama in cui si sviluppa, da non perdere per chi ama la bicicletta, una salita che regala emozioni forti.

La magnificenza della Cascata del Toce
Siamo nella punta più a nord della Provincia (finché ci sarà) del Verbano Cusio Ossola: la Val Formazza è un lembo di Italia che si incunea nel territorio elvetico.
Iniziamo la nostra ricognizione da Rivasco, una delle ultime frazioni del comune di Premia, a quota 847 m; in realtà la risalita verso la Valle Formazza

inizia molto prima (in 29 km si supera un dislivello di circa 500 m), ma è da qui che la salita si fa interessante; se volete comunque mettere km nelle gambe partendo più a valle, il consiglio è di non strafare poiché a tratti pressoché pianeggianti si alternano strappi di un certo rilievo, come a Crodo e a Baceno.
Partiamo quindi da Rivasco e iniziamo ad alzarci di quota passando tra piccoli agglomerati di case; un bel rettilineo appena asfaltato ci conduce al cartello che ci segnala l’entrata nel comune di Formazza (Pomatt in Walser). Una curva a destra ci immette sullo stretto ponte che scavalca il fiume Toce, nostro fedele compagno di viaggio fino in cima; inizia una delle sezioni più dure, ma anche più soddisfacenti, della salita.
Si arriva al bivio con la nuova galleria elicoidale; manteniamo la destra ed entriamo in quello che è il sogno di ogni ciclista: una strada intera a disposizione!
Mentre le auto e soprattutto i camion fendono la roccia per sbucare più in alto, noi ciclisti possiamo arrampicarci sui numerosi tornanti che risalgono la magnifica gola deLe Casse. Subito due tornanti ci fanno guadagnare quota, la pendenza in questo punto è sull’8%; riattraversiamo il Toce – attenzione alle buche e al cemento – e inizia una sequela di tornanti, prima molto ravvicinati, poi separati da lunghi rettilinei; l’asfalto, un po’ sporco, è in discrete condizioni, nonostante qualche sasso qua e la e alcune rugosità.
La piana di Riale
Per quanto riguarda la pendenza siamo intorno al 7,5%; continuiamo a salire regolari, il che ci permette di non fare eccessiva fatica; finalmente arriviamo, dopo aver passato il bivio per Antillone, un brevissimo strappo al 14% e un’altrettanto breve galleria, alla frazione Fondovalle (1217 mslm), che ci annuncia un tratto in cui possiamo riprendere fiato.
A questo punto, infatti, dopo circa 6 km dalla partenza di Rivasco, inizia una parte in falsopiano che permette di godere al meglio dei panorami che si aprono intorno a noi e dei piccoli gioielli di architettura alpina sparsi nelle diverse frazioni del comune di Formazza; peccato solo per quei tralicci dell’alta tensione…
Di frazione in frazione (e dopo aver nuovamente attraversato il Toce) arriviamo a Ponte (km 10, 1287 mslm), sede del Municipio; da qui inizia la parte finale, la più dura; dopo la centrale elettrica un primo difficile rettilineo ci conduce alla frazione di Grovella; siamo ben oltre il 7%, ma due tornanti ci permettono di respirare. Giunti alla frazione di Canza un lieve calo delle pendenze ci consente di guardarci un po’ intorno e di renderci conto dei danni causati dalle nevicate eccezionali dello scorso inverno; in alcuni punti sono evidenti i segni di alcune valanghe.
Improvvisamente, dopo una curva a destra, la vediamo, in tutta la sua magnificenza: la Cascata del Toce. 143 metri di salto per uno degli spettacoli naturali più belli delle Alpi. Bellissimo, però ci rendiamo conto che quei 143 m di dislivello (anche qualcosa in più) li dobbiamo superare in meno di 2 km.
La Valle Formazza vista dalla Cascata del Toce
Per arrivare alla Cascata dobbiamo tra l’altro passare 3 gallerie/paravalanghe: la prima si supera abbastanza agevolmente, la seconda ci fa veramente sudare, siamo al 12%, punta massima di pendenza dell’intera ascesa. Nuovo tornante e ultima galleria; all’uscita siamo veramente vicini alla Cascata e al mitico albergo, la strada è stretta e appesa alla roccia, ultimo strappo e siamo sopra la Cascata (1684 mslm, km 15,5).
Che meraviglia! La vista spazia lungo tutta la valle e il rombo della cascata (se aperta, visto che le acque sono irreggimentate dalla soprastante diga di Morasco) diventa musica.
Ma da qui non possiamo non arrivare fino in fondo alla valle: si riattraversa il Toce e si sale ancora leggermente per arrivare nella magnifica conca di Riale (1731 mslm, km 17,5). A questo punto la salita è davvero finita, anche se, con la bici da corsa, si può ancora arrivare fino alla diga di Morasco.
Gli scenari di alta montagna che si aprono di fronte ai nostri occhi sono il giusto premio per la nostra fatica.
https://www.strava.com/activities/362555959

 le gallerie finali con pendenze al 10%
 
 la meravigliosa vista dalla diga su Rialto

 la diga

 un buon caffe' e un'ottima crostasta


Ah dimenticavo vi consiglio di fare questo giroin settimana