Ultima domenica di luglio stravolta dal maltempo ma quattro impavidi Makaki hanno sfidato dio pluvio e hanno macinato kilometri importanti nel nubrifagio che si è abbattuto sul Canturino
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domenica 31 luglio 2016
venerdì 29 luglio 2016
IL FUMO UCCIDE IL CICLISTA?
Quanto negativamente incide il fumo sulla prestazione sportiva?
La risposta è: significativamente, anche se nel breve termine molti
sportivi che fumano (e purtroppo ce se ne sono molti) non sembrano
avvertire particolari penalizzazioni di sorta, soprattutto se sono
abbastanza giovani.
Com’è noto, nel corso della visita sportiva una delle prove classiche è la misurazione della capacità respiratoria. Questo fatto, unito ad altre credenze comuni, fa spesso pensare al runner che quanto maggiore è la capacità respiratoria tanto maggiori sono le prestazioni del soggetto. Ancora una volta ricordiamo che la capacità respiratoria non è il collo di bottiglia del runner e che molti maratoneti hanno capacità respiratorie vicino a quelle di sedentari.
È importante perciò capire per quale motivo si misura la capacità respiratoria. Il motivo è riassumibile nel terribile acronimo inglese COPD, Chronic Obstructive Lung Disease, italianamente Sindrome Ostruttiva Cronica, nota anche come BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva). Con tale sigla si raggruppano diverse patologie caratterizzate dalla difficoltà di veicolare l’aria nelle vie aeree.
Negli Stati Uniti d’America e in Europa, la COPD è considerata la quarta causa di morte e gli studi più recenti mostrano un aumento della mortalità a livello globale.
La causa principale della sindrome ostruttiva cronica è rappresentata dal fumo di sigaretta (attivo o passivo).
Le varie patologie vanno dalla semplice bronchite cronica alla fibrosi cistica (malattia genetica; originariamente si parlava di fibrosi cistica a livello del pancreas, ma successivamente il termine è rimasto anche quando il quadro patologico è respiratorio) e all’enfisema polmonare.
Quando la COPD è dovuta al fumo e il soggetto non adotta contromisure efficaci (la più logica sarebbe smettere, ma anche l’esercizio fisico frequente e una buona terapia a base di antiradicali liberi possono dare risultati se non si superano le 10 sigarette al giorno: si deve ricordare che una sigaretta “brucia” 30 mg di vitamina C al giorno) è chiaro che anche la prestazione atletica ne risente.
Per quanto detto nella premessa, il calo delle prestazioni in relazione al fumo avviene solo quando la situazione è compromessa. Infatti in gioventù la diminuzione della capacità polmonare non viene avvertita come penalizzante (a meno di patologie acute come bronchiti frequenti) perché è una risorsa ridondante: l’atleta ha talmente tanto fiato che può sprecarne un po’ fumando.
La situazione però degenera con l’età quando la “riserva” d’ossigeno comincia a scarseggiare.
Relativamente alla corsa, tenuto conto che dopo i 35 anni, se non si adottano terapie antietà, si peggiora comunque mediamente di 1″/km all’anno, i danni da fumo possono essere espressi da una semplice formula:
Se il soggetto fuma 20 sigarette al giorno, a causa del fumo perde nel tempo:
A questo dato occorre aggiungere il contraccolpo psicologico di molti runner fumatori che non riescono a capire come dopo i 45 anni le loro prestazioni crollino di anno in anno. Anziché dare la colpa alle sigarette la danno all’età, al naturale (secondo loro) invecchiamento e abbandonano lo sport, aggravando ulteriormente la situazione.
Tutto questo senza contare altre problematiche piuttosto serie come l’aumento del rischio di contrarre una neoplasia polmonare, di andare incontro a un incidente cardiovascolare o, “semplicemente” di avere maggiori difficoltà nel controllare il proprio peso (ricordiamo che l’aumento di peso penalizza non poco la prestazione sportiva).
Insomma, ci sono un sacco di buone ragioni per smettere di fumare, che si pratichi sport o no.
articolo tratto da http://www.albanesi.it/arearossa/articoli/04fumo9.htm
Com’è noto, nel corso della visita sportiva una delle prove classiche è la misurazione della capacità respiratoria. Questo fatto, unito ad altre credenze comuni, fa spesso pensare al runner che quanto maggiore è la capacità respiratoria tanto maggiori sono le prestazioni del soggetto. Ancora una volta ricordiamo che la capacità respiratoria non è il collo di bottiglia del runner e che molti maratoneti hanno capacità respiratorie vicino a quelle di sedentari.
È importante perciò capire per quale motivo si misura la capacità respiratoria. Il motivo è riassumibile nel terribile acronimo inglese COPD, Chronic Obstructive Lung Disease, italianamente Sindrome Ostruttiva Cronica, nota anche come BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva). Con tale sigla si raggruppano diverse patologie caratterizzate dalla difficoltà di veicolare l’aria nelle vie aeree.
Negli Stati Uniti d’America e in Europa, la COPD è considerata la quarta causa di morte e gli studi più recenti mostrano un aumento della mortalità a livello globale.
La causa principale della sindrome ostruttiva cronica è rappresentata dal fumo di sigaretta (attivo o passivo).
Le varie patologie vanno dalla semplice bronchite cronica alla fibrosi cistica (malattia genetica; originariamente si parlava di fibrosi cistica a livello del pancreas, ma successivamente il termine è rimasto anche quando il quadro patologico è respiratorio) e all’enfisema polmonare.
Quando la COPD è dovuta al fumo e il soggetto non adotta contromisure efficaci (la più logica sarebbe smettere, ma anche l’esercizio fisico frequente e una buona terapia a base di antiradicali liberi possono dare risultati se non si superano le 10 sigarette al giorno: si deve ricordare che una sigaretta “brucia” 30 mg di vitamina C al giorno) è chiaro che anche la prestazione atletica ne risente.
Per quanto detto nella premessa, il calo delle prestazioni in relazione al fumo avviene solo quando la situazione è compromessa. Infatti in gioventù la diminuzione della capacità polmonare non viene avvertita come penalizzante (a meno di patologie acute come bronchiti frequenti) perché è una risorsa ridondante: l’atleta ha talmente tanto fiato che può sprecarne un po’ fumando.
La situazione però degenera con l’età quando la “riserva” d’ossigeno comincia a scarseggiare.
N/20 * ((E-20)/7)2.
dove N è il numero delle sigarette fumate giornalmente, E è l’età.
Per esempio con N=10 ed E=45 si ottiene 10/20*((45-20)/7)2 cioè
0,5*(25/7)2 = 6,4″/km circa (che devono essere aggiunti al peggioramento
dovuto all’età).Se il soggetto fuma 20 sigarette al giorno, a causa del fumo perde nel tempo:
- a 20 anni – 0″/km
- a 30 anni – 2″/km
- a 40 anni – 8″/km
- a 50 anni – 18″/km
- a 60 anni – 32″/km
- a 70 anni – 51″/km.
A questo dato occorre aggiungere il contraccolpo psicologico di molti runner fumatori che non riescono a capire come dopo i 45 anni le loro prestazioni crollino di anno in anno. Anziché dare la colpa alle sigarette la danno all’età, al naturale (secondo loro) invecchiamento e abbandonano lo sport, aggravando ulteriormente la situazione.
Tutto questo senza contare altre problematiche piuttosto serie come l’aumento del rischio di contrarre una neoplasia polmonare, di andare incontro a un incidente cardiovascolare o, “semplicemente” di avere maggiori difficoltà nel controllare il proprio peso (ricordiamo che l’aumento di peso penalizza non poco la prestazione sportiva).
Insomma, ci sono un sacco di buone ragioni per smettere di fumare, che si pratichi sport o no.
Cosa succede se si smette?
Se si smette di fumare ci sono buone notizie; già dopo 3 giorni
dall’ultima boccata la respirazione diventa più facile e dopo soli 3
mesi la respirazione migliora del 5-10%.articolo tratto da http://www.albanesi.it/arearossa/articoli/04fumo9.htm
mercoledì 27 luglio 2016
DOMENICA 31 LUGLIO:LA SALITA DI CARONA
Salve Makaki per domenica prossima ecco un nuovo giro,andremo in territorio svizzero per scoprire la salita di Carona.
Salita di 6 km molto panoramica che si affaccia sul lago di Lugano.
Percio' makaki non mancate all'appuntamento per questo nuovo giro per alcuni di voi inedito.
INFO UTILI
PARTENZA UFFICIOSA ORE 7.00 VILLA REALE-CAPOLINE
PARTENZA UFFICIALE ORE 7.30 AS HOTEL VAREDO
KILOMETRI 130 KM DAL CAPOLINEA
RIENTRO PREVISTO ORE 13
DISLIVELLO 1800 MT
DIFFICOLTA' MEDIA
Salita di 6 km molto panoramica che si affaccia sul lago di Lugano.
Partiremo dal capolinea per avviarci verso Como dove affronteremo la prima salita della giornata,il San Fermo dal lato docle che ci portera' nel centro dove scenderemo dal lato opposto per raggiungere Chiasso e la relativa dogana.
Affronteremo la strada che attraversera' Mendrisio e taglieremo a meta' il lago per raggiu ngere Melide.
Giunti in localita' Paradiso iniziera' l'ascesa che ci portera' sul punto piu' alto per poi scollinare dal lato opposto e ricongiungerci verso Melide e riprendere la strada verso Casa.
Il passaggio verra' fatto da Chiasso e rifaremo il San fermo al contrario.
Un giro abbastanza lungo 130 km con diverse salitelle mangia & Bevi
INFO UTILI
PARTENZA UFFICIOSA ORE 7.00 VILLA REALE-CAPOLINE
PARTENZA UFFICIALE ORE 7.30 AS HOTEL VAREDO
KILOMETRI 130 KM DAL CAPOLINEA
RIENTRO PREVISTO ORE 13
DISLIVELLO 1800 MT
DIFFICOLTA' MEDIA
domenica 24 luglio 2016
A CACCIA DI POKEMAKAKO GO
E si Makaki è partita la vera caccia ai makakimon in tutta Brianza e non solo
mercoledì 20 luglio 2016
IL NOSTRO SPONSOR PIGRO
In attesa del suo debutto nel gruppo che conta il nostro Michele sponsor Dorsia si allena su salite interessanti
martedì 19 luglio 2016
DOMENICA 24 LUGLIO:LA CLASSICISSIMA DELLA BRIANZA
Salve Makaki per domenica tenetevi pronti per tornare sulle nostre strade.
Per l'occasione proponiamo sul menù un classico al quale non potete mancare perché conoscete bene le salite e le insidie del percorso.
Solito appuntamento alle 7:30 in Villa reale per dirigerci verso Carate.Ed ecco la prima insidia
L'Orlanda furiosa
Giunti a Besana ci dirigeremo verso Colle per l'attacco da Ello.
Attenzione alla variante dell'Alpino che potrebbe far male
L'edizione 2011 del Giro di Lombardia ha portato alla ribalta la salita di Villa Vergano che si aggiunge alle altre storiche salite della Brianza come Lissolo e Colle Brianza.
Per problemi viabili la prima parte del tracciato non è quello percorso dai proff ma identica resta la stupenda e impegnativa parte finale a partire dalla statua dell'Alpino.
Si parte da Dolzago all'inizio di via Fratelli Gilardi. Si resta sulla strada principale e si sale con pendenze non impegnative per i primi 1.400 metri poi si trovano due brevi strappi seguiti da tratti in pianura fino ad arrivare al Km 2,2. Qui si trova una rotonda dove serve prestare la massima attenzione!
Dopo un centinaio di metri un semaforo, quasi sempre lampeggiante, ci preannuncia che siamo in vicinanza della ormai famosa statua dell'Alpino.
E difatti al Km. 2,6, si abbandona la strada principale e si tiene la destra, lasciando la statua alla nostra sinistra.
E qui cambia tutto! Subito la pendenza sale al 8 - 10%, poi , passato il RSA troviamo il tratto più duro; circa 300 mt tra il 16 e il 20% caratterizzato da 2 tornanti che portano all'ingresso del paese.
Mancano ancora 300 metri all'arrivo ma il tratto più duro e passato. Ora resta solo l'attraversamento di Villa Vergano nelle caratteristiche strette vie.
Se non conoscete la zona, guardate con attenzione la cartina interattiva dove trovate le indicazioni per non perdere tempo nell'attraversamento del piccolo paese.
Per problemi viabili la prima parte del tracciato non è quello percorso dai proff ma identica resta la stupenda e impegnativa parte finale a partire dalla statua dell'Alpino.
Si parte da Dolzago all'inizio di via Fratelli Gilardi. Si resta sulla strada principale e si sale con pendenze non impegnative per i primi 1.400 metri poi si trovano due brevi strappi seguiti da tratti in pianura fino ad arrivare al Km 2,2. Qui si trova una rotonda dove serve prestare la massima attenzione!
Dopo un centinaio di metri un semaforo, quasi sempre lampeggiante, ci preannuncia che siamo in vicinanza della ormai famosa statua dell'Alpino.
E difatti al Km. 2,6, si abbandona la strada principale e si tiene la destra, lasciando la statua alla nostra sinistra.
E qui cambia tutto! Subito la pendenza sale al 8 - 10%, poi , passato il RSA troviamo il tratto più duro; circa 300 mt tra il 16 e il 20% caratterizzato da 2 tornanti che portano all'ingresso del paese.
Mancano ancora 300 metri all'arrivo ma il tratto più duro e passato. Ora resta solo l'attraversamento di Villa Vergano nelle caratteristiche strette vie.
Se non conoscete la zona, guardate con attenzione la cartina interattiva dove trovate le indicazioni per non perdere tempo nell'attraversamento del piccolo paese.
Giunti al bivio andremo verso destra per terminare il Colle e per salire verso Cagliano
Un altro pezzo insidioso. Fatta la crosta ci piomberemo verso Olgiate Molgora per prendere il Lissolo al contrario.
In cima foto di gruppo e inizieremo l'ascesa verso Monza
Un giro classico ma insidioso che con i suoi 120 km e con continui sali e scendi potrebbe creare qualche problemino
Non mancate
INFO UTILi
PARTENZA ORE 7:00 CAPOLINEA
PARTENZA UFFICIALE ORE 7:30 VILLA REALE
RIENTRO ORE 12:30
Km 120 con un dislivello di 1300 mt
domenica 17 luglio 2016
MAKAKI & MAKAKE SUL BALCONE D'ITALIA
Salve Makaki e MAKAKE sopratutto,un week END di passione e tanta fatica per i nostri Makaki sparsi in ogni parte e sopratutto amanti della salita.
Ecco il gruppo orfano del Capotram ma molto numeroso sulla salita di Schignano
Il gruppo ignorante sul Balcone d'Italia
Sembrano dei veri prof
Ma tutto è' iniziato già sabato con il gruppo vacanze in altura
Facce da forcola
E poi scambi di affetto sul Gavia
Ill nostro Claudio e Umberto vi aspettano al chiosco della Valcava conquistato
Ormai il gruppo Angry sta facendo sul serio
Cesare sfida le vette bergamasche
E Lepre partecipa alla Charlie Gaule
E io invece........
Sabato Conero e oggi muri delle Marche
venerdì 15 luglio 2016
CRONOSCALATA:MISSIONE RIUSCITA
Ed eccoci come sempre presenti per la solita cronoscalata sociale del MAkakoteam che per l'occasione ha reso omaggio al nostro Maurizio.
In una serata d'estAte fresca rispetto alla passata edizione 22 impavidi Makaki con ospiti hanno reso il solito evento piacevole e non si sono fAtti mancare sfrecciatine in salita
Ecco la classifica
Come sempre da sottolineare la costanza e la prelibatezza de ristori di senior Casati
giovedì 14 luglio 2016
DOMENICA 17 LUGLIO:MAKAKO WOMEN's
E si Makaki in mia assenza i miei vice hanno deciso di partecipare a questo bellissimo evento.
Visto il titolo prevedo una buona dose di partecipazione femminile
Il giro parte ufficialmente da Como alle 9 ma i nostri Makaki si daranno appuntamento alle 7:45 alla villa reale
Logicamente il giro partendo da Monza diventa lungo e interessante ma si potranno due gruppi,uno che può tornare a casa mentre l'altro potrà continuare andando sul lago di Lugano
Perciò Makaki non mancate a questo appuntamento,logicamente non serve iscriversi ma vale il regolamento del codice della strada .Non è una gara ma un bellissimo giro.
Per info contattate Ivan
Grazie
lunedì 11 luglio 2016
MAKAKI SEMPRE DI CORSA
MAKAKI sempre corsaiolo e presenti alla GF Pinarello valevole per il circuito Prestigio
14 LUGLIO :TUTTI IN BICI IN MEMORIA DI MAURIZIO
Cambio di data per la cronoscalata del MAkako team.Verra' posticipata a giovedì 14 e per L'occasione renderemo omaggio al nostro amico Maurizio tragicamente scomparso.
Ragazzi non mancate all'appuntamento
domenica 10 luglio 2016
UN SALUTO AL NOSTRO MAURIZIO
E con enorme dispiacere che dobbiamo dare un saluto al nostro Amico e compagno di squadra Maurizio.Un amante delle 2 ruote in tutti i sensi sia quelle a pedale e quelle a motore.
Ciao Maurizio che tu possa goderti la tua passione sulle vette più alte del paradiso
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