il tram della comasina

martedì 31 gennaio 2017

RACCONTI DAL GIRO DEL DEMONIO

Sembra ieri quando, al rientro da Firenze, dopo aver sputato l’anima alla Muretti Madness by Cicloidi, ho iniziato a fantasticare su un percorso estremo in terra brianzola, un progetto molto ambizioso rispetto alle decine di proposte che negli ultimi anni hanno visto la luce e ricevuto un discreto successo tra appassionati ciclisti desiderosi di qualcosa di diverso rispetto alla tradizionale uscita domenicale.
Una prima bozza del percorso l’ho verificata su strada lo scorso novembre. In seguito il lancio sui Social con il nome di “Giro del Demonio”. A questo punto il progetto e l’impegno sono diventati sempre più reali.
Il percorso che ho ideato ha l’obbiettivo di rendere la vita dura ai ciclisti fin da subito. La scelta di Seregno è stata dettata dalla logica, avrei voluto fosse Cusano Milanino, ma aggiungere 20 chilometri di pura noia non aveva alcun senso. Questo mi ha dato la possibilità di inserire la prima asperità a soli 5 km dalla partenza, e l’ultima a pochi chilometri dall’arrivo, inserendo così un tratto di pianura finale ideale come passerella d’onore ai sopravvissuti.
In serie le salite: Orlanda, Visconta-Capriano, Cremella, Sirtori, Lissolo, Montevecchia (sterrato), Belsedere, Spiazzo-Monte, Giovenzana (Colle Brianza), Alpino (Villa Vergano),  Eupilio (vecchio), Castelmarte, Caslino, Conca di Crezzo, Ghisallo (Vintage), Sormano, Muro di Sormano, Faggeto Lario, Civiglio, Alzate B.za, Brenna, Cremnago, Fornacetta.
180 chilometri con oltre 4000 metri di dislivello.
Per l’occasione non ho voluto lasciare nulla al caso, un premio ai finisseurs, un omaggio ai conquistatori del Muro di Sormano, e una serie di bar amici scelti in vari punti del percorso dove poter riposare e ristorarsi.
Alla partenza Bar Caffe&Caffe. Luigi, il proprietario, per l’occasione anticiperà l’apertura alle 6:00 del mattino..
Dopo 70 km Bar Cremeria Pusiano dove Paolo accoglierà il plotone dei Cavalieri, con tanto di “angeliche” ragazze al banco, e addobbi infernali nel locale.
Al termine del Muro di Sormano la Baita Ristorante di proprietà di Tiziano e Diego.
Ad attendere coloro che hanno concluso il Muro di Sormano, poco importa se in bici o a piedi perché solo l’idea di affrontare questa salita unica nel suo genere rende tutti ciclisti speciali, ci sarà  un’enorme gargoyle ideato e fabbricato da Remo Zapparoli, un artista di Cusano Milanino.
Infine potrò contare sul prezioso aiuto di Franco. Lui sarà la nostra sentinella. Ci accompagnerà in auto lungo tutto il percorso con a bordo Giovanni, fotografo “ufficiale” del Giro del Demonio pronto a cogliere sorrisi, smorfie, paesaggi e tutto quello che la sua macchina fotografica riterrà unico e irripetibile.
A tre giorni dalla data prevista un’improvvisa nevicata rischia di rendere impraticabile proprio il tratto di percorso attorno al quale ruota tutto il Giro del Demonio. Il Muro di Sormano è coperto di neve!
Che fare? Non posso deludere i Cavalieri che affronteranno un lungo viaggio pur di essere al via del Giro del Demonio.
Dopo un giro di telefonate trovo qualcuno che decide di darmi una mano e portare la sua ruspa sul Muro per renderlo percorribile alle bici da corsa, un aiuto fondamentale senza il quale sarebbe stato a rischio la riuscita di questa Edizione Zero.
A questo punto tutto è pronto e il Giro del Demonio può prendere il via.
19 Marzo 2016
Ore 2:38 del 19 marzo, sono sveglio, non riesco più a dormire, la tensione sale, speriamo che tutto vada per il meglio… mi aspetto una quarantina di partecipanti, speriamo non siano di più!
Il mio ruolo sarà di organizzatore, non di partecipante. Voglio gestire in prima persona il mio progetto dalla partenza all’arrivo, per questo seguirò i ragazzi in scooter. Il mio Giro del Demonio sarà un’altra volta.
Alle 6:00 sono a Seregno, Piazza Vittorio Veneto. Le prime luci rischiarano un cielo sgombro da nuvole. Tra me e me penso che oggi sarà una giornata memorabile per tutti!
Il primo in assoluto a presentarsi è Vittorio, in anticipo, come impone lo stile randonnèe. Nel giro di qualche minuto arrivano gli altri, in piccoli gruppi o solitari. Alcuni incontrati alle varie randonnèe ACP, altri già miei compagni di notturne organizzate in passato. Molti i volti nuovi, il passaparola ed il lavoro sui social ha sortito l’effetto desiderato.
Il gruppo diventa sempre più numeroso, impreziosito dall’unica presenza femminile, Susan de “La Popolare”, mia compagna di fatica alla Muretti Madness del ottobre scorso. Un grazie particolare per Lei e ai due temerari venuti da Trento; Pierre Migazzi, e da Bologna; Giuseppe Misurelli.
Un inaspettato ma graditissimo omaggio arriva dalla visita di mio zio Eugenio, classe 1929, padre putativo del gruppo, ciclista da una vita. Le salite di oggi sono state per lui sfide memorabili affrontate su bici con rapporti impossibili, calzando scarpette in cuoio bloccate nei pedali dalle gabbiette. Un vero eroe a mio modo di vedere… se solo avesse qualche anno in meno sicuramente sarebbe alla testa di questo branco di pazzi a fare il passo.
Inizia a schiarire quando i primi decidono di partire, anche se la maggior parte si sofferma ancora qualche minuto per darsi sostegno morale.
Il giro del Demonio ha inizio.
Ancora con le gambe fredde, ecco apparire il primo strappo, l’Orlanda, 300 metri che mettono subito in chiaro una cosa, oggi si soffre!
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Affrontato il Lissolo decidiamo che per immortalare al meglio i corridori, Giovanni debba essere nel pieno dell’azione, per questo diventa mio passeggero sullo scooter.
Le foto, soprattutto se di qualità, cementano nella storia l’impresa di ogni singolo partecipante al Giro del Demonio, per questo ho chiesto a Giovanni di concentrare la sua professionalità sui ciclisti che oggi soffriranno sulle strade della Brianza.
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Le salite si susseguono, dopo Lissolo, Montevecchia, Giovenzana e Villa Vergano, il gruppo affronta uno dei pochi tratti di pianura.
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Siamo a 70 km dalla partenza, da lì a poco entreranno all’inferno. Si dovranno affrontare, in serie, le rampe più impegnative dell’intero giro, Eupilio, Caslino, Conca di Crezzo e sua Maestà il Muro di Sormano.
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Io e Giovanni ci buttiamo all’inseguimento dei primi, Davide, Vittorio e Roberto. Non possiamo perderci il loro passaggio a Crezzo e Muro di Sormano. Ogni partecipante merita una foto per vantarsi con gli amici per ciò che è riuscito a fare.
Risalendo il tracciato, ogni volta che raggiungiamo un partecipante rallentiamo, Giovanni per scattare foto, io per osservare il profilo di ognuno, i visi sono già segnati dalla fatica, ma gli occhi sono vispi, ancora carichi di tanta voglia di avanzare e portare a termine l’impresa.  Per tutti oltre che una dura prova dal punto di vista fisico lo è soprattutto dal punto di vista morale. Ci vuole testa, non solo gambe, per affrontare  e sconfiggere un mostro di questa portata.
Il clou del giro è qui, cinque mesi di lavoro addensati in questi pochi km dove i miei amici scaleranno 2000 metri di pura follia. Non nascondo la mia emozione, sto vivendo un giorno molto particolare grazie all’aiuto di chi è stato al mio fianco, ma soprattutto a chi oggi è sui pedali ed onora il giro con il suo sudore; grazie.
Franco è pronto sugli ultimi tornanti del Muro per scattare foto, Giovanni è da qualche parte sulle rampe concentrato a catturare l’attimo perfetto per un’immagine che esalti la cattiveria delle pendenze, io rimango al GPM per immortalare la conquista di ogni singolo Cavaliere e offrire loro la possibilità di ritrarsi con il simbolo del Giro, il Gargoyle.
Il primo a passare è Vittorio Pirola, scoprirò in seguito che fin dall’Orlanda si era imposto di non zigzagare in nessuna delle salire del Giro, soprattutto su Crezzo e Muro, le più dure dell’intero percorso. Il passo è costante, i movimenti sono eleganti, dal  suo volto non traspare una smorfia, non sembra che stia affrontando pendenze ben oltre il 16%!
In scia arriva Davide, chiuderà il giro prima degli altri non tanto per essere il vincitore morale, non esiste una classifica, ma perché terrorizzato di arrivare tardi all’appuntamento a Busto Arsizio con la compagna per l’ultima lezione del corso fidanzati! Se arriva in ritardo è un uomo morto!
Il terzo a transitare è Roberto, le sue spalle sono ferme, le mani unite sulla piega e le gambe che spingono senza pietà sui pedali, un portento della Natura.
A seguire tutti gli altri, più o meno sofferenti, tutti orgogliosi di aver conquistato la cima del Muro di Sormano, dove l’asfalto ti guarda dritto in faccia (Cit. Chief).
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Ma il giro non è finito… dopo la lunghissima picchiata verso Nesso, il percorso è ricco di piccoli strappi sino alle porte del capoluogo lariano. Le gambe gridano vendetta, lo sconforto si fa strada nei pensieri di molti, la stanchezza spinge i nostri Cavalieri verso strade più gentili, ma tutti, nessuno escluso, ha ancora il coraggio di voltare a sinistra e guardare negli occhi l’ultimo Demone, la salita di Civiglio/Brunate.
Io sono al fianco dei primi, mentre Franco e Giovanni, dopo essersi accertati che anche gli ultimi siano passati dalla Colma, rimangono in scia al gruppo più numeroso per arricchire l’album fotografico di altri scatti memorabili.
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Alzate, Brenna, Cremnago ed infine Fornacetta portano il Giro ai 4000 metri di dislivello in nemmeno 180 chilometri.
Seregno, piazza Vittorio Veneto, la fine di un incubo…
Davide, Vittorio, Roberto, Tory, via via tutti gli altri, arrivano stravolti, svuotati di ogni energia, ma tutti appagati e consapevoli di aver fatto qualcosa di grande, un’impresa.
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All’appello mancano solo Susan e Alfieri. Attendo speranzoso, sono sicuro che arriveranno anche loro. Quando, verso le 19:30 li vedo arrivare, stanchi ma sorridenti, mi sento orgoglioso per la loro impresa. Grazie di cuore per aver onorato fino all’ultima pedalata il Giro del Demonio.
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Tutti vincitori, tutti primi, tutti eroi, tutti Cavalieri che hanno avuto il coraggio di affrontare e sconfiggere il Demone!
Ringraziamenti
Ringrazio la squadra che ha condiviso con me questo sogno, Franco, Giovanni, Roberto.
Ringrazio chi ha offerto un sostegno ai corridori aprendo le porte dei loro Bar, Luigi, Paolo, Diego e Tiziano.
Ma soprattutto ringrazio Voi, uno ad uno.
Vittorio Pirola, Max B, Stefano Baraga, Aldo Mangione, Misva, Rese, Cazzaniga, Mauro, Pier, Sici, Galloni, Tony, Servegnini, Mr. Salumeria Misurelli, Bertoldi, Resmini, Filippi, Jacopo, Ivan, Marco, Susan, Dario, Bonetti, Lorenzo, Stefano, Paolo, Enrico, Diego, Mario, Locatelli, Maurizio, Chief, Pipistrello, Stefano LA, Matteo, Gufo, Claudio Pozzoli, Buss, Michele Spinelli, Michele Aquila, Arian, Mattia, Teo.
Alla prossima

I PRIMI APPUNTAMENTI IMPORTANTI.....






















Eccoci makaki ai primi appuntamenti importanti della stagione.Sono delle randonee' che ci aiutano a preparare la stagione delle vere gare.
Segnatevi sul calendario queste date:
12 marzo :LA RANDOLARIO
18 marzo:IL GIRO DEL DEMONIO
2 aprile: VARESE VAN VLAANDEREN
randonee' toste per allenare al meglio ogni caratteristica di tutti i makaki,scalatori e passisti.
Non sono gare e vanno affrontate come allenamenti.
La Randolario e' quella piu' semplice ma la piu' lunga,se il tempo tiene ti puoi gustare un bel giro del lago con due salite impegnative come quella di Schignano e poi la Valsassina,occhio al kilometraggio e al non strafare.
La settimana dopo ecco il vero giro del demonio con tutte le salite piu' ostiche del triangolo lariano:Orlanda,Alpino,Conca di crezzo,Ghisallo,Muro di Sormano,Colle e altre salitelle sparse qua e la',chi porta a casa questo brevetto puo' gia' ritenersi soddisfatto della stagione.
Dopo due settimane si va a Varese per ricalcare un po' il mitico Fiandre.Il territorio varesino ci propone un percorso bello con 25 muri da sfidare,per la gambanon c'e ' mai tregua ma arrivare a Varese dopo 140 km e sfidato il pave' ti fa sentire per un giorno un eroe fiammingo.
Che dire makaki il menu' e' ricco per questo inizio percio' non esitate a partecipare per creare un bel gruppetto di makaki su queste strade e per essere gia' protagonisti.
Nel corso delle settiamane vi daro' piu' dettagli sulle singole randonee',intanto fateci un pensierino.


domenica 29 gennaio 2017

I BIGIATORI DELLA COLLEGIALE


Ed ecco che fine hanno fatto altri makaki che hanno bigiato l'appuntamento della collegiale.
comunque bravi lo stesso,l'importante e' portare il makakopower anche in altri lidi piu' ignoranti

COLLEGIALE:IN VILLA 4 GATTI E A CERNOBBIO SOLO UN CANE

Salve makaki,oggi poca affluenza alla consueta Collegiale makaka ormai diventuta un rito di inizio stagione.Temperature fredde e qualche assenza non ci hanno consentito di fare una bella foto di gruppo,pazienza di solito in questi casi si dice:pochi ma buoni.
E' stato comunque bello pedalare tutti insieme e giunti a Cernobbio abbiamo incontrato altri amici makaki che ci aspettavano per la foto.
Foto belle e grazie anche alla nostra nuova mascotte"Kimi" che visto che eravamo quattro gatti non ci ha fatto sentire "soli come un cane"

 il presidente indica al segugio la strada per il successo

eccoci tutti in posa per la consueta foto ufficiale
Cari makaki grazie a tutti quelli che hanno voluto partecipare alla bella giornata,adesso vi aspettiamo domani per la pizzata e vediamo se avete altre scuse......

venerdì 27 gennaio 2017

DOMENICA 29 GENNAIO:TUTTI PRESENTI

Buona sera Makaki,
non so se l’avete già letto sul blog, ma Vi volevo ricordare che Domenica 29 gennaio è in programma “IL COLLEGIALE DEL MAKKAOTEAM”.
L’appuntamento è in Villa Reale per le ore 9.00 per fare una BELLA FOTO DI GRUPPO, poi ci dirigeremo a Cernobbio e alle 10.30 faremo un’altra foto in riva al lago, PER DARE LA POSSIBILITA’ A CHI ABITA DISTANTE dalla VILLA REALE di posare per la foto 2017.
E’ superfluo ricordarVi quanto sia importante per il Vostro Presidente vedere tutti insieme ed in colpo solo tutti i Suoi makaki, quindi se volete farmi GODERE anche quest’anno mi raccomando cercate di esserci TUTTI, e non fatevi condizionare dal freddo, perché è solo un impressione !!!
VI ASPETTO E MENATEEEEEEEEEEE
Il Presidente

giovedì 26 gennaio 2017

LUNEDI 30 GENNAIO:E' TEMPO DI PROGRAMMI E DI VESTIRSI....

Buongiorno Makaki, Prendete bene nota LUNEDI’ 30 GENNAIO 2017 ORE 20.10 Ci troviamo ALLO SNOOPY di BOLLATE con il solito trattamento di favore a noi riservato, e precisamente (pizza a scelta, bibita/birra media e caffè € 10) Sarà la prima pizzata del 2017 e ci servirà per programmare al meglio la nuova stagione. Chi non l’avesse ancora fatto potrà ritirare la tessera 2017. N.B. RICORDO A TUTTI CHE PER IL RINNOVO DELLA TESSERA MI SERVE, O LA VECCHIA TESSERA OPPURE I VS DATI ANAGRAFICI CON UNA FOTO TESSERA, VI INFORMO CHE QUEST’ANNO I TEMPI PER IL TESSERAMENTO SONO PIU’ LUNGHI E QUINDI CHI NON AVESSE ANCORA CONSEGNATO LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA DEVE MUOVERSI, ALTRIMENTI RISCHIA DI ARRIVARE ALLE GARE SENZA TESSERA VI ASPETTO NUMEROSI, E COME AL SOLITO E’ GRADITA LA PRESENZA DI MOGLI, FIDANZATE E FANS….. Menateeeeeeeeeeeeeeeeeeee Il presidente

mercoledì 25 gennaio 2017

DOMENICA 29 GENNAIO: LA COLLEGIALE MAKAKO

Ed eccoci come ogni anno a celebrare la collegiale makaka.
E' un evento ormai consueto  del gruppo che ci permette di fare la foto di gruppo e farci i saluti di inizio stagione.Quest'anno il percorso sara' ancora piu' dolce per permettere a tutti di partecipare e fare i chilometri tutti insieme.
Partenza ufficiale dalla Villa per le 9 ma prima foto alla villa per tutti e partenza tutti insieme verso Inverigo.
Giunti alla rotonda prenderemo la sinistra per dirigerci verso Anzano al ùparco per prendere la strada che ci portera' sul salitone di Albavilla.Giunti in paese punteremo verso Tavernerio per poi scendere verso Camnago volta e successivamente Como per arrivare alle 10:30 a Cernobbio per la vera foto del gruppo

queste sono le foto delle precedenti edizioni
Dopo la foto brevi saluti e ripartenza per salire verso Monte Olimpino per poifare il classico SanFermo.
giunti in cima chi vorra' optera' per arrivare a casa via comasina mentre i monzesi potranno decidere di tornare a casa via Camnago o procedere con il resto del gruppo per poi girare a Varedo.
le salite della giornata





Sara' un giro abbastanza semplice senza salite ostiche anche se i continui su e giu' potrebbero dare fastidio ai meno allenati

PARTENZA UFFICIOSA ORE 8.30 CAPOLINEA
PARTENZA UFFICIALE ORE 9:00 VILLA REALE
FOTO E CAFFE' ORE 10:45CERNOBBIO
RIENTRO PREVISTO ORE 12:30 MAX 13:00
CHILOMETRI CIRCA 100 CON UN 1200 DI DISLIVELLO

martedì 24 gennaio 2017

12 MARZO:TUTTI ALLA RANDOLARIO

Salve Makaki.lo so e' ancora presto ma non vediamo l'ora del bel tempo e di cominciare a fare sul serio.Appuntamento per il quarto anno consecutivo tutti insieme alla randonee' piu' suggestiva:La Randolario.
siamo alla decima edizione di questa bella manifestazione con un chilometraggio importante,200 kme circa 2700 di dislivello.
Preparatevi per bene che come ogni anno ci sara' da divertirsi e giunti a Taceno vedremo chi si e' allenato veramente o chi ha fatto finta.
Mandero' poi piu' avanti l'organizzazione per farla insieme e i punti di ritrovo per la partenza sperando di avere un bel sole e delle temperature piu' miti.
l'anno scorso eravamo in 23 un bel numero
alcuni makaki nel 2016
edizione 2015


lunedì 23 gennaio 2017

COME NON ANNOIARSI SUI RULLI......

Il freddo e il buio ormai fanno da padrone in questo lungo inverno.Come ci possiamo allenare?
Io ormai sono mesi che mi sto allenando su piattaforma virtuale Zwift.
Zwift è strumento di allenamento, gioco online e social network. Potremmo definirlo una piattaforma di gioco online dove incontrare altri ciclisti e pedalare con loro. Ovviamente il grado di agonismo dipende dai propri obiettivi... e dalla propria capacità di gestire correttamente le sessioni di allenamento.

Che cosa serve

E' necessario avere:
- un rullo (meglio se smart);
- un pc;
- una chiavetta usb ant+.
Per utilizzare Zwift al meglio è necessario avere un rullo di ultima generazione, tradizionalmente individuati dalla dicitura "smart", che permetta al programma di controllarne la resistenza simulando la pendenza, le condizioni meteo ed il terreno. Per far sì che il pc comunichi con il rullo è necessario dotarsi di una chiavetta usb ant+ (~30€).
Il software è scaricabile in versione di prova; per l'utilizzo è richiesto un abbonamento mensile di 10$. 
E' possibile rinunciare alla possibilità di far controllare il rullo direttamente dal software (smart) in due casi:
- se in possesso di misuratore di potenza, anche un rullo "tradizionale";
- utilizzando l'abbinamento sensore velocità e rullo "tradizionale".
Il software è stato testato utilizzando il Tacx Vortex Smart.

Iniziare

Dopo esserti registrato e aver scaricato tutti gli aggiornamenti, il programma è pronto. La prima schermata che appare è quella della configurazione dei collegamenti ant (di cui sopra).

Successivamente ti verrà data la possibilità di personalizzare il tuo avatar (il tuo alter-ego nel gioco): inizialmente non è disponibile una gran scelta, ma gli accessori a disposizione vengono sbloccati al raggiungimento di determinati traguardi di gioco. Man mano aumentano i chilometri percorsi su Zwift e vengono svolte determinate azioni, il proprio avatar guadagna esperienza ed sale di livello, aumentando la possibilità di scelta tra gli accessori.

Giocare

Attualmente sono due i percorsi disponibili:
- Watopia, l'isola di Zwift, percorso vallonato con due brevi salite, la più lunga è di 900m con una pendenza media del 5%. Nell'ultimo aggiornamento è stata inserita la possibilità di scegliere la strada, variando il percorso anche durante la sessione. 
- Richmond, con il percorso dei mondiali UCI 2015.
Inizialmente vi sono diverse scelte disponibili:
- just watch: per vedere altri atleti impegnati nell'allenamento;
- ride (con le opzioni su Watopia flat/hilly/group/free): per correre. Le varie opzioni permettono di identificare al meglio il tipo di percorso (pianura o vallonato) o la possibilità di inserirsi in un gruppo di altri ciclisti. L'ultima opzione consente di girare liberamente scegliendo di volta in volta la strada.
Una volta scelto, ci si trova sul bordo strada pronti a partire. L'interfaccia è semplice e pulita e mostra i dati principali. Gli altri ciclisti si riconoscono dall'abbigliamento e dal nome, sono presenti alcuni avatar azzurri/blu generati in automatico dal sistema. L'effetto scia che si sperimenta su strada in gruppo, lo si ritrova anche su Zwift mettendosi a ruota di altri ciclisti.

L'aspetto principale del gioco è la presenza, lungo il circuito di alcuni segmenti da conquistare: all'inizio del segmento compare una finestra pop-up che mostra in diretta i migliori tempi del segmento ed il tuo distacco. 
Vi è quindi la possibilità di conquistare il KOM, piuttosto che la maglia per lo sprint e il giro completo più veloce. E' possibile utilizzare degli aiuti che influenzano direttamente la propria pedalata: dalla riduzione del peso, all'effetto scia, ad una posizione aerodinamica. Tutto ciò rappresenta un ulteriore gioco nel gioco. 
Un altro aspetto multimediale importante è la connessione con il proprio smartphone e/o tablet, che consente di interagire con gli altri ciclisti scrivendo un messaggio, assegnando un Ride On! (del tutto simile ad un Kudos di Strava, o un Mi piace di Facebook), guidare il proprio ciclista sul percorso e cambiare l'inquadratura.

Fine percorso

Al termine della sessione di allenamento viene mostrata una finestra riassuntiva che mostra i best (sui 5'', 1', 5' e 20') unitamente alla distribuzione generale dello sforzo.
Se hai un account anche su Strava, è possibile collegarlo con quello di Zwift. Ciò consente di vedere su Strava i vari segmenti come se tu avessi corso davvero a Watopia (isola di Teanu) o a Richmond. Limitatamente alle possibilità di Strava (a proposito... hai scaricato l'estensione Chrome Stravistix?) ti sarà possibile analizzare nel dettaglio le tue prestazioni sui singoli segmenti. L'aspetto negativo è che i segmenti percorsi virtualmente possono risultare migliori di quelli reali, fortunatamente Strava provvede in automatico a segnalarli come virtuale.

Allenamento

Sui percorsi disponibili è possibile strutturare la propria sessione di allenamento indoor tramite la scelta dell'allenamento. E' possibile:
  • effettuare un test FTP (modello che personalmente non utilizzo più. Qui il nuovo CP/W'--> http://goo.gl/An4qme);
  • seguire un programma di allenamento ("Piuttosto che niente, meglio piuttosto - detto Bresciano. Qui le mie considerazioni riguardo all'allenamento ed ai diversi step--> http://goo.gl/2MvUsj);
  • scegliere un singolo allenamento tra quelli disponibili, o crearne uno.
Una volta che hai scelto, questa è la schermata che appare:
La differenza rispetto a quella tradizionale sta nel riassunto del programma di allenamento sulla sinistra, nelle indicazioni da seguire nella parte centrale in alto, nell'andamento della potenza e della frequenza cardiaca nella parte inferiore dello schermo. L'inizio e la fine degli intervalli sono segnalati da dei "traguardi", il cui colore varia in base all'intensità dell'intervallo che stai per iniziare.
L'allenamento si svolge sul medesimo percorso "libero", la differenza sostanziale è che non avverti i cambiamenti della resistenza del rullo al variare del terreno, ma in base al programma che stai seguendo.
Rispetto ad altri programmi (per esempio Trainer Road), le sessioni di allenamento su Zwift sono inizialmente più "difficili" in quanto vi è da trovare il giusto rapporto e la giusta cadenza per mantenere i valori nel range desiderato; a ciò si aggiunge un lieve ritardo - nell'arco di tempo massimo di un paio di secondi - nel cambiamento di resistenza. Questo ovviamente vale per me, sarebbe interessante verificare lo stesso con altri.

Riflessioni

Testato sia in beta, sia nella versione prova (totalmente uguale a quella a pagamento), che in quella definitiva per qualche mese, Zwift rappresenta sicuramente un punto di svolta nell'allenamento indoor. Il prodotto si presenta molto bene, seguito e aggiornato; nonché sostenuto da valide ricerche (Interactive video game cycling leads to higher energy expenditure and is more enjoyable than conventional exercise in adults) che ne valorizzano le potenzialità.
L'aspetto migliore - ed allo stesso tempo il suo principale limite - è che riproduce quasi alla perfezione un'uscita di strada del fine settimana: puoi partire solo, poi trovi qualcuno che fa la strada con te, affronti qualche strappo e salita... insomma, il rischio di "ingarellarsi" è davvero molto elevato ed è poco adatto a chi segue un programma di allenamento, soprattutto nelle sessioni infrasettimanali. L'allenamento strutturato di Zwift elimina quasi del tutto la componente social, salvo la possibilità di dare/ricevere dei "Ride On!" piuttosto che salutare altri ciclisti; alla lunga risulta quasi noioso vedere il proprio ciclista che pedala in solitaria, osservandone i watts.
L'aspetto social, che ne è la vera forza, ha visto l'incremento graduale di eventi organizzati sia dagli utenti, sia dalla presenza di ciclisti professionisti, che ha fugato i dubbi su ciò che rappresenta davvero: la possibilità di pedalare con altri ciclisti su un percorso predefinito e "lottare" come se si fosse davvero in gara: su tre giri, i primi due vengono suggeriti in un certo range di sforzo, per poi dare il via nell'ultimo giro. Nessun premio, solo del sano e divertente agonismo.