Tuoni,
saette e pioggia a non finire: così si sono svegliati stamattina ad
Aprica (SO) gli oltre 2.000 iscritti alla Granfondo Internazionale Gavia
& Mortirolo. La situazione meteorologica, del resto, era stata
preannunciata come proibitiva già nella serata di sabato, e la sorpresa
per i cicloamatori e gli organizzatori è dunque stata sì amara, ma non
del tutto inaspettata. Contro il cielo, però, ogni parola è ovviamente
vana, anche quella del più carico dei ciclisti.
Partire
o non partire? Il dubbio amletico serpeggiava per le strade d'Aprica
insieme ai nefasti fiumi d'acqua. Del resto quelli proposti oggi dal GS
Alpi con partenza ed arrivo ad Aprica non erano certo dei tracciati
abbordabili per chiunque, nemmeno sull'asciutto: era infatti previsto un
percorso lungo di 175 chilometri e 4.500 metri di dislivello con il
quale gli atleti avrebbero dominato i temibili Passi del Gavia e del
Mortirolo, resi immortali dalle innumerevoli ed eroiche sfide
agonistiche degli ultimi decenni, per poi concludere con il Passo di
Santa Cristina. Per i meno audaci erano in programma anche un mediofondo
da 155 chilometri e 3.600 metri di dislivello, con l'esclusione del
Santa Cristina, e un corto con un dislivello di 'appena' 1.850 metri e
85 chilometri totali.
Dapprima
il patron del GS Alpi Vittorio Mevio ha accarezzato l'idea di seguire
un percorso alternativo, proponendo la doppia salita del Passo
Mortirolo, epico teatro delle gesta del ‘pirata’ Marco Pantani,
tagliando l'ormai impossibile scalata ai 2.662 metri del Gavia, e
mantenendo invece intatto il percorso del corto.
Ma
ci ha pensato una repentina recrudescenza del meteo ad eliminare ogni
residua speranza: da grigio che era il cielo è diventato nero e via via
sempre più ostile, e la pioggia da battente si è trasformata in
torrenziale.
“È
prima di tutto per la sicurezza degli atleti che abbiamo deciso di
annullare la Granfondo Internazionale Gavia & Mortirolo” ha spiegato
Vittorio Mevio, aggiungendo che “con queste condizioni meteo affrontare
il Gavia è semplicemente impensabile, e purtroppo il manto stradale
dello stesso Passo Mortirolo risulta del tutto impraticabile, come
diretta conseguenza dei forti temporali notturni. Così, per la prima
volta dopo 13 anni, siamo costretti ad annullare questa competizione: la
sicurezza dei partecipanti è il nostro primo pensiero”.
Il
motto dell'evento è “dove osano le aquile”, ma c'è da pensare che
persino loro, con la pioggia inclemente di questa mattina, abbiano
deciso di “non osare”.
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