il tram della comasina

venerdì 29 giugno 2018

GIOVEDI 12 LUGLIO: 3° MEMORIAL MAKAKO MAURIZIO


Salve makaki e non eccoci all'appuntamento dell'anno per ricordare il nostro caro amico Maurizio.
Per l'occasione rieccoci ancora sulla salita dell'Alpe del Vicere' o anche chiamata della Salute
Quando la strada lascia l'abitato di Albavilla per entrare nel bosco non ci sono più possibilità di recupero, solo negli ultimi 400 metri la pendenza cala, gli ultimi 200 sono poi in leggera discesa.
Il punto più alto viene toccato al chilometro 9,1, mentre i passaggi più ripidi si incontrano al chilometro 4,0 (12% di pendenza), al 4,4 (13%) ed al chilometro 6,2 (13%).
La salita pur non offrendo grandi panorami si snoda tutta in mezzo alla natura, lontana dal traffico, in mezzo a boschi di querce e faggi e dove compaiono di tanto in tanto anche betulle e pini.
Arrivati all'Alpe del Vicerè, dominato dal monte Bolettone, si incontra un'area adibita al picnic con un bar per il rifornimento idrico, anche a Montorfano appena all'inizio del centro abitato è possibile ristorarsi ad una fontanella posta ai margini di una piazzetta.

Sono tutti invitati per partecipare a questa cronoscalata che vale anche come gara sociale interna dove si prenderanno punti importanti per vincere il trofeo di fine anno.
 Giunti in cima saremo accolti dalla famiglia Carmignato e anche dal nostro Carlo Casati con un ricco buffet che  sara' il nostro rifornimento
l'appuntamento e' fissato giovedi 12 luglio alle ore 19 al parcheggio dell'unes di Albavilla
si organizerrano ritrovi in villa e al capolinea per chi vuole raggiungere la partenza in bici .Per chi invece arrivera' in auto vi e' un ampio parcheggio ai piedi della salita.
verranno consegnati i numeri con i relativi nomi per stilare la classifica finale e poi da questo punto sara' dato il via della cronoscalata


 in questo punto ci sara' l'arrivo
come vedete ogni edizione nonostante l'insolito orario ha sempre coinvolto parecchi atleti e amici del nostro Maurizio,percio' anche per questa occasione cercate di non mancare e onorare questo evento.

INFO UTILI

RITROVO E CONSEGNA NUMERI DALLE 18:30 ALLE 19:00
PARTENZA CRONOSCALATA ORE 19:00
RICCO BUFFET IN CIMA
MI RACCOMANDO PER CHI VERRA' IN BICI LE LUCI 

A GIORNI ORGANIZZEREMO DEI GRUPPI CHE POTRANNO PARTIRE DALLA VILLA E DAL CAPOLINEA.
COMINCIATE A FAR FIRMARE IL PERMESSO AL LAVORO PER ESSERE DEI NOSTRI
 

giovedì 28 giugno 2018

DOMENICA 1 LUGLIO:CAMBIO PERCORSO

Attenzione makakiper domenica ci sara' un cambio di percorso.Il Venini e' molto bello ma la strada e' abbastanza malconcia e non vorremmo rischiare.
Percio' ecco a Voi il cambio di programma sempre da quelle parti ma con la salita di Sighignola

La Sighignola è una montagna delle Prealpi Luganesi, alta 1.320 m. Si trova sul confine italo-svizzero, tra il comune italiano di Lanzo d'Intelvi (dove si trova la cima) e quelli svizzeri di Arogno e Lugano.
l versante orientale (italiano) non si distacca molto dalla piana sottostante, presentandosi dolce e boscoso. Quello occidentale (svizzero) è invece molto più pronunciato e scosceso, precipitando, con un dislivello di oltre 1.000 metri, direttamente nel Lago di Lugano. La vetta è anche il punto culminante della Val d'Intelvi, e può essere raggiunta partendo dalla località di Lanzo attraverso una strada piuttosto tortuosa, costruita poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, nell'ambito dei lavori di realizzazione della Frontiera Nord (il sistema difensivo italiano verso la Svizzera, noto come Linea Cadorna).
Sulla cima della montagna, oltre ad una piccola cappella, era allestito un ristorante (oggi chiuso). L'attrattiva principale, tuttavia, resta il terrazzo panoramico posto proprio sul confine, ma ancora in territorio italiano. Da esso si può ammirare (specie nelle giornate terse) una spettacolare vista, soprattutto in direzione ovest, che spazia dal vicino Ceresio fino a diversi quattromila delle Alpi. La cima più alta visibile è quella del Monte Rosa, ma si intravede pure il Cervino. Proprio per questo motivo il sito prende il nome di Balcone d'Italia.
Noi affonteremo la salita da Schignano

giunti in cima faremo la foto di rito e poi discesa dalla Valmara passando da Mendrisio e Chiasso.
Per raggiungere casa affronteremo la salita di San Fermo da Cardano


INFO UTILI
PARTENZA ORE 6.30 CAPOLINEA
PARTENZA ORE 6.45 AS HOTEL
CHILOMETRI 140
DISLIVELLO 2100 METRI
RIENTRO PREVISTO ORE 13:00

MI SCUSO PER IL CAMBIO PROGRAMMA MA IL VENINI  HA UN ASFALTO MOLTO ROVINATO E SI RISCHIEREBBE MOLTO

NOTIZIE DALLO SPLUGA


lunedì 25 giugno 2018

TOP GUN MAKAKO

Nell'ultimo week end di giugno ecco i nostri makaki che hanno affrontato le vette piu' belle d'Italia
Da segnalare la grande impresa dei makaki alla granfondo Gavia & Mortirolo


 e poi ecco il Vaporetto protagonista al Sellaronda Day

Silvia,Calogero e Simone provano il Gavia prima della granfondo
Gruppo Igno dimezzato ma sempre in cerca di vette importnati

SuperMario in versione Gravel e sul podio

il tram alle prese con la Valmara che conta con nuovi arrivi
Biagio con questo brevetto continua a essere nelle prime posizioni per conquistare il titolo di campione d'italia
grandi makaki e continuate a pedalare alla grande

venerdì 22 giugno 2018

DOMENICA 8 LUGLIO:LA VALCAVA TI ASPETTA


Il valico di Valcava è un passo stradale posto a 1340 m di altitudine, che mette in comunicazione la Valle San Martino (provincia di Lecco) con la Valle Imagna (provincia di Bergamo). Prende il nome dal paesino di Valcava, che si trova in prossimità del valico sul versante lecchese.
La strada del versante lecchese è nota agli appassionati di ciclismo per essere una delle salite più difficili della zona. Si parte al bivio a 1000metri più a valle di Torre de' Busi (435 m s.l.m.). A Torre de' Busi inizia la salita vera e propria, lunga circa 10 km e che valica un dislivello di circa 900 metri, per una pendenza media del 9%. Il valico è proprio accanto ai ripetitori televisivi; alcune centinaia di metri prima c'è il bivio per Valcava, che si raggiunge con una breve discesa.
Il tratto più difficile, ancora più duro perché arriva dopo diversi km di salita impegnativa (circa all'8%), è il "muro" che inizia a circa 4 km dal valico: subito dopo una curva a destra, la strada sale dritta per 250-300 metri con una pendenza del 18% (annunciata dal cartello stradale prima della curva), poi prosegue con pendenze meno estreme, ma sempre molto impegnative per circa 2.5 km, con altri tratti al 14% e al 17%, e oltre l'11% di media.
Questa salita è stata affrontata dal Giro di Lombardia dal 1986 al 1990, e il suo muro ha fatto "vittime" illustri tra cui Laurent Fignon, staccato da Gianbattista Baronchelli. Il record dell'ascesa, misurato a partire dal bivio circa 1 km a valle di Torre de' Busi, è stato stabilito da Ivan Gotti in circa 35'.

mercoledì 20 giugno 2018

DOMENICA 24 GIUGNO:LA VERA VALMARA


Eccoci makaki al giro che ho in programma per questa domenica.
Si torna in terra svizzera e si sale in Valmara.
Una durissima salita!
Non lasciatevi ingannare dalla pendenza media; la vera pendenza, depurata dei pochi tratti in piano e discesa é del 12%! 
Si parte subito alla grande: primi 500 metri in pianura poi 2,5 chilometri a pendenza costante al 9%.
Seguono 2 chilometri facili , interrotti da un breve tratto al 10% fino all'ingresso del comune di Arogno.
Entrate nel centro abitato , rimanendo sulla strada principale.
Breve tratto in discesa e poi ATTENZIONE al KM. 5,1, dove dovete ABBANDONARE la strada principale svoltando leggermente a sinistra seguendo le indicazioni per DOGANA - Via Confine.
Impossibile sbagliare perché qui comincia un tratto di circa 200 metri con pendenza al 18%!.
Al KM. 6,5 si passa la dogana svizzera e dopo poche centinaia di metri inizia il tratto finale spaventoso: 7 tornanti con i tratti di raccordo tra il 16 e il 24% della lunghezza di 1 chilometro. 
Ancora 700 metri per l'arrivo posto all'entrata della dogana italiana.

Si partira' presto per evitare il gran caldo e percio' appuntamento alle 6:45 al capolinea per essere a Limbiate per le 7 per aspettare il gruppo che arrivera'da Monza.
Comasina a tutta verso Como per affrontare il primo dente della giornata:San Fermo per arrivare a Chiasso dove cominceremo l'avvicinamento della salita che affronteremo dal lato ancora piu' duro.
Da Melano
Una delle strade che portano alla valle si percorre arrivando dalla Svizzera passando da Mendrisio, da qui dopo pochi chilometri lungo il lago di Lugano, si gira a destra una volta raggiunto il paese di Melano. È qui che parte la salita per la Val d’Intelvi, lunga circa 10Km con una pendenza media del 6%, dati che potrebbero ingannare molti circa la sua difficoltà. In realtà si passa da 200m a 900m con una serie di strappi taglia gambe, che regalano scorci meravigliosi in una strada deserta dove la natura sembra ancora avere la meglio.
La salita si fa subito impegnativa con punte al 14% fino a Rovio, meglio quindi prenderla con tutta la calma necessaria perché i veri muri li incontreremo nella parte finale. Superato Rovio la strada spiana e possiamo sciogliere le gambe in tratti molto pedalabili che attraversiamo stando attenti a non schiacciare le salamandre uscite dal bosco a cercare qualche raggio di sole.
Ci ricolleghiamo con la strada che arriva da Arogno a metà della nostra salita. È qui che la strada inizia ad arrampicarsi nella gola della Valmara, una gola ricca di vegetazione, scavata dal torrente che ancora scorre a fianco della carreggiata. Guardandosi attorno si gode del silenzio e della durezza del paesaggio reso unico dalla violenza con cui la strada si arrampica nella gola stretta. Lungo i tornanti che portano alla dogana tocchiamo punte del 24%, strappi che prendiamo con il rapporto più corto, io ho usato il 34/29 nei punti più impegnativi. Qualcuno mi aveva detto che la sensazione è quella di ribaltamento della bici e in effetti in alcuni tratti se non si dispone per bene il peso il rischio di impennare la ruota anteriore c’è… Ricordo come anni fa percorsi questa strada scendendo in moto con i freni che a stento riuscivano a contrastare la forza di gravità che qui pare spesso avere la meglio.
Giunti a San fedele faremo un pezzo della salita di Orimento per scendere da Erbonne e poi Schignano.
Discesa lunga fino alle porte di Argegno e rientro dal lago di Como......
ma attenzione all'ultimo ostacolo della giornata il San Fermo dalla parte di Sagnino e poi Via Cardano.
Saranno 140 km con 2300 mt di dislivello
INFO UTILI
PARTENZA CAPOLINEA ORE 6.45
PARTENZA AS HOTEL LIMBIATE ORE 7:00
CHILOMETRI 140 
DISLIVELLO 2300
RIENTRO PREVISTO ORE 13
VI ASPETTIAMO

LA MIA SPORTFUL 2018


Tutto a inizio esattamente un anno fa quando provai il percorso lungo completandolo ma tra me e me mi promisi di tornare per sfidare veramente i miei limiti in questa prova di 204 km con 4800 mt di dislivello.
Passato tutto l’inverno e la prima parte di stagione con sempre l’occhio sul calendario segnando il countdown a questa data :17 giugno 2018.
Settimana pre gara che inizia con un po’ di svago già al giovedì dove colgo l’occasione per portare la mia famiglia a Gardaland per uscire dalla classica routine e per far divertire anche loro ma anche il sottoscritto 
 
Dopo aver passato la notte a Peschiera la mattina seguente si parte direzione Feltre.
Alle 12:30 siamo già con le gambe sotto il tavolo nella storica fabbrica di Pedavena e insieme con noi c’è anche il mio caro amico Luca e compagna.
Decidiamo che il pomeriggio sia buono per fare un po’ di allenamento leggero e in scioltezza affrontiamo il versante del Croce D’aune da Pedavena e  gli ultimi chilometri della granfondo fino all’arrivo a Feltre.



Luca che è alla prima volta non vede l’ora di domenica ma lo metto sul chivala’spiegandogli i dettagli di questa gf.Nel Venerdì antecedente alla gara decidiamo anche di ritirare il pacco gara per evitare la confusione del sabato e andiamo a cenare in un agriturismo della zona.
Sabato di puro relax con gita e pranzo in una malga di Lentiai e riposo assoluto.



Domenica ore 5:00 sveglia e colazione a base di Bresaola,frutta omogeneizzata,Succo e caffè,non bisogna caricarsi troppo perché la prima salita e solo dopo 17 km e non vorrei arrivarci appesantito.
Ore 6:00 ci dirigiamo verso Feltre e la giornata sembra andare nel senso giusto in quanto rispetto alle previsioni della settimana splende il sole e la temperatura è già alta.
Siamo in griglia e grazie alla mia iscrizione fatta a ottobre siamo davanti




Le facce sono tese e sapremo che la giornata sarà lunga e impegnativa 



Pronti via e dopo 15 km ecco cima campo
Una salita lunga 18 km con pendenze dolci e mai proibitive ma se presa troppo allegra rischia di cuocerti per il finale.
L'atmosfera e' delle grandi occasioni e la tensione e' alta in quanto da dietro chi vuole tentare il tempo o fa il medio cerca di spingere creando nervosismo in gruppo ma si sa che ci sono anche in queste manifestazioni i maleducati.
Si arriva in cima 


e giusto il tempo di mettersi la mantellina e picchiata verso il fatidico bivio che separa il percorso lungo con il medio.E' fatta e senza esitazione si va per il lungo e vedo con stupore che rispetto alla Nove Colli di un mese fa qui tanti vanno per i 200 km.
La parte che porta all'inizio del Manghen non e' cosi' facile in quanto e' un continuo su e giu' e cerco di stare in qualche gruppetto per non fare troppa fatica e dopo un po di chilometri eccoci all'attacco del Passo Manghen
una salita di 23 km con gli ultimo 5  che non ti lasciano respiro
Si sale e veramente cominci a capire che stai compiendo una vera impresa,piu' ti avvicini alla vetta piu' cominci a sentire l'ululato del lupo.
Si scollina e quest'anno partendo prima ho il privilegio di fare la discesa molto tecnica senza le moto e le auto che salgono
La discesa e' tecnica ma nello stesso tempo veloce ma aime' sono solo ai piedi del Manghen percio' conoscendo il tratto che ci porta sotto il Rolle aspetto un gruppo e mi accodo dietro facendomi furbamente portare a Predazzo per attaccare il Passo Rolle
i primi chilometri del Rolle sono tosti ma a meta' circa spiana e ti lascia rifiatare,giusto il tempo di mangiare e bere qualcosina per poi fare gli ultimi 5 che ti portano in cima in uno spettacolo magnifico circondato dalle Dolomiti Bellunesi caratterizzate della Pale di san Martino
si arriva in vetta e inizia la lunga e velocissima discesa verso San Martino di Castrozza e poi il pezzo ancora piu' veloce verso l'ulitma salita del Croce d'Aune.
Son circa 20 chilometri di toboga continuo dove se ti piace scendere e staccare al limite questo e' il posto giusto.
Spingo e arrivo a ridosso di un gruppetto di 6 ciclisti i con i quali alternando cambi regolari mi porto sotto il Croce d'Aune.
il Garmin segna 185 chilometri e 8 ore 30 minuti e tra e me mi dico che se riesco a spingere forte posso fare un bel tempo,ma non ho fatto i conti con una piccola crisi che mi fa rallentare e soffrire sugli ultimi chilometri e cosi' rallento il ritmo e penso solo a concludere lo sforzo.
Siamo in cima e' quasi fatta e comincio a vedere Feltre in lontananza,10 chilometri in discesa con il sorriso capendo che anche oggi ho compiuto un'altra impresa
in fondo alla discesa mi trovo solo e dovro' fare gli ultimi chilometri contro vento per arrivare alla porta di Feltre,ed eccoci al ciotolato finale con i suoi 500 mt ma ci siamo!!!!!!!!!!!!
Preso dall'entusiasmo riesco anche ad impennare e la medaglia dopo 9 ore e 42 minuti e' mia
E' una gara dura e selettiva,la devi preparare bene e interpretare al meglio curando il minimo dettaglio,dal cibo al vestiario perche' sono 204 chilometri con 4800 metri di dislivello
tutto questo perche' come intitolava la Gazzetta dello Sport 
e qui che prendi la laurea delle granfondo.
Percio' sperando che il mio racconto vi sia piaciuto cominciate a fare un pensierino per il prossimo anno.






















lunedì 18 giugno 2018

MAKAKI SEMPRE IN VETTA..

Eccoci makaki con l’arrivo finalmente dell’estate a raccontarvi le imprese dei nostri atleti che sfidano le vette piu’ belle.
Week end caratterizzato dall’evento principe che e’ stata la sportful,dove Manfrin,Bianchi,Cyryl,Gibertoni,Jack e il sottoscritto hanno portato a termine la missione dei 204 km con 4800 di dislivello.


Poi ecco le altre imprese dei Makaki 
Igno con doppio San Marco 
Colli continua la sua preparazione pre Dolomiti sui passi svizzeri
Reduci del tram sparsi tra le rampe di Ponna
Un insolito Mario con locomotiva Cesare sul Lissolo
Il nostro Tonno si prepara per la Gavia-Mortirolo pensando che la Nesso sia il Gavia..........mah


Prima il Gallo e poi il Vaporetto sulle aspre pendenze del Resinelli 


Randagismo puro per Simone e Biagio con altri 500 km
La super coppia Elena e Matteo alle prese con il mostro sacro del Ventoux




Pure Dolomiti per Tony,Deborah,Umberto e Roberta
Con tutta questa salita non poteva mancare il gradino piu’ alto per Cairoli
E poi complimenti sempre a tutti per la passione e la condivisione delle vostre avventure.
Ora appuntamento per domenica prossima per la gf Gavia Mortirolo dove numerosi makaki saranno impegnati mentre per altri ci sara’ il Sellaronda e per altri ancora la solita domenica all’insegna delle due ruote .