il tram della comasina

giovedì 12 settembre 2024

Pedalando all'Isola d'Elba: La mia piccola vacanza in bici

 

All'inizio di settembre, io e la mia famiglia ci siamo concessi una piccola vacanza a Procchio, una delle perle dell'Isola d'Elba. L'Elba, con il suo mare cristallino e la natura incontaminata, è il posto ideale per rilassarsi, ma non potevo certo lasciare a casa la mia fedele compagna di avventure: la bici! Così, ogni mattina, mi sono dedicato a esplorare l'isola su due ruote, sfidando salite e discese mozzafiato, immerso in panorami indimenticabili.



Il primo giorno, mi sono svegliato presto, pronto per partire già alle 7, quando l'aria è ancora fresca e il sole non ha ancora raggiunto il suo apice. L'obiettivo della giornata era esplorare la parte occidentale dell'isola. Sono partito da Procchio, un piccolo borgo affacciato su una delle spiagge più belle dell'Elba, e ho pedalato fino a Marina di Campo.



Da lì, il percorso ha iniziato a farsi interessante, con un continuo saliscendi che mi ha permesso di scoprire le suggestive località di Cavoli e Fetovaia, famose per le loro spiagge bianche e le acque turchesi. Ogni curva apriva una nuova vista spettacolare sul mare, rendendo la fatica quasi piacevole.

A metà del giro, ho raggiunto la località di Sant'Andrea. Da qui è iniziata una bella salita che mi ha messo alla prova, ma che mi ha anche regalato una sensazione di grande soddisfazione. La salita mi ha portato verso Marciana, un affascinante borgo medievale situato sulle pendici del Monte Capanne. Il paesaggio montano contrastava perfettamente con il blu del mare, creando un'atmosfera magica.



Dopo una breve sosta per riprendere fiato, è iniziata la discesa in picchiata verso Marciana Marina. La velocità e l'adrenalina della discesa sono state la ciliegina sulla torta, chiudendo il giro con un tocco di emozione. Da Marciana Marina, l'ultimo tratto mi ha riportato a Procchio, completando un percorso di circa 50 km e 1000 metri di dislivello.



Una giornata perfetta, resa ancora più speciale dalla bellezza selvaggia dell'Isola d'Elba. Se amate la bici e il mare, l'Elba è un luogo che vi farà innamorare ad ogni pedalata!

Dopo la magnifica pedalata del primo giorno lungo la costa occidentale dell'Isola d'Elba, il secondo giorno è stato dedicato alla scoperta della parte centrale, caratterizzata da panorami mozzafiato e strade che si snodano tra il mare e la montagna. Come sempre, parto all'alba da Procchio, dove la calma mattutina e l'aria fresca rendono l'inizio del percorso un vero piacere.

La prima tappa è Marina di Campo, un borgo che ormai mi è familiare, ma da lì il percorso cambia completamente. Inizia subito una salita di circa 6 km, impegnativa ma gratificante. La fatica della scalata viene ripagata in cima, con una vista spettacolare sui golfi di Lacona e Capoliveri. Dall'alto, il contrasto tra il verde della vegetazione e il blu intenso del mare è semplicemente magnifico. Questi momenti sono la vera essenza del ciclismo: la natura ti avvolge e ogni pedalata sembra più leggera.



Dopo la salita, una discesa rapida mi porta verso Laconella, una piccola perla nascosta, e poi a Lacona, seguendo una bellissima litoranea a strapiombo sul mare. Questa strada è forse una delle più suggestive di tutto il percorso, con le onde che si infrangono contro le rocce sotto di me, mentre pedalo circondato dai profumi della macchia mediterranea. Il ritmo rallenta un po' perché qui non si può fare a meno di godersi il panorama.



Proseguo fino a Porto Azzurro, uno dei borghi più caratteristici dell'isola. Le sue viuzze e la piazza affacciata sul porto sono perfette per una breve pausa caffè. Dopo essermi ricaricato, riprendo il viaggio verso Rio nell'Elba, dove inizia una delle salite più belle della giornata: quella che conduce in cima al Volterraio. La strada è impegnativa, ma la vista che si gode in cima è impagabile. I colori della macchia mediterranea si fondono con l'azzurro intenso del mare di Portoferraio, creando uno spettacolo unico.



Dalla cima, una discesa adrenalinica mi porta verso il bivio di Portoferraio, per poi affrontare un ultimo tratto che, anche se è fatto di continue salite, mi riporta con soddisfazione a Procchio.



In totale, un giro di circa 50 km tra salite impegnative e discese emozionanti, accompagnato dai panorami spettacolari che solo l'Isola d'Elba sa regalare. Un'esperienza che ogni amante della bici dovrebbe vivere almeno una volta!


Dopo due splendide giornate di esplorazione in bici all'Isola d'Elba, il terzo giorno ho deciso di tornare sulla parte occidentale dell'isola. Anche se è già inizio settembre, il traffico verso Portoferraio è ancora piuttosto intenso, quindi ho scelto di evitare quelle strade e concentrarmi su percorsi meno battuti, ricchi di natura e panorami mozzafiato



Come sempre, parto da Procchio alle prime luci dell'alba, quando l'isola è ancora immersa nella quiete. La prima tappa è Marciana Marina, un incantevole borgo reso famoso dalla serie tv I Delitti del BarLume .

Da Marciana inizia una discesa veloce e divertente che mi conduce fino a Sant'Andrea, una località sul mare celebre tra gli appassionati di immersioni per il relitto situato a circa 200 metri dalla costa. La mia curiosità mi spinge a lasciare la strada principale per scendere fino alla piccola spiaggia di Sant'Andrea. Un luogo incantevole, ma c'è un prezzo da pagare: la discesa ripida che mi ha portato qui si trasforma in una sfida per tornare indietro. Mi aspettano 2 km di salita con pendenze a doppia cifra, che mettono alla prova le mie gambe già affaticate. Ma la bellezza del luogo ripaga ampiamente la fatica.



Una volta ritornato sulla strada principale, proseguo il mio giro, attraversando località incantevoli come Fetovaia e Cavoli. In questo tratto il mio Garmin mi suggerisce una deviazione verso Sant'Ilario e Monte Perone. Non resisto alla tentazione e mi avventuro su questa strada, che si rivela essere una parola davvero impegnativa. Dopo aver lottato contro le pendenze, raggiungo il bivio che offre due opzioni: proseguire verso Monte Perone o tornare a Procchio



decido di tornare a casa ma mi rimane in testa un tarlo che in futuro mi portera' ad affrontare quella salita


L'ultimo giorno della mia vacanza in bici all'Isola d'Elba è stato dedicato alla scoperta di Capoliveri, una località molto amata dagli appassionati di mountain bike grazie al famoso Bike Park del Monte Calamita, teatro di alcune delle più importanti competizioni mondiali di MTB. Anche se io ero in sella alla mia bici da corsa, non volevo certo perdere l'opportunità di esplorare questo angolo affascinante dell'isola.

Parto come sempre all'alba da Procchio e mi dirigo verso Capoliveri. La salita verso il borgo è impegnativa, ma non troppo lunga, e quando raggiungo il paese, vengo accolto dalla sua atmosfera vivace e dalle viste spettacolari sul mare. Dopo una breve sosta, continua a pedalare fino al Monte Calamita, seguendo la strada asfaltata che si snoda lungo le pendici di questa montagna ricca di storia minerali

Arrivato alla fine della strada asfaltata, trovo di fronte a una discesa impervia che mi porta fino alla Spiaggia dell'Innamorata, un luogo suggestivo e immerso nella natura, e poi fino a Marcone.

Il ritorno a Capoliveri non è meno impegnativo: mi attendono rampe micidiali con pendenze proibitive che mettono alla prova anche le gambe più allenate. Finalmente raggiungo nuovamente il borgo per una meritata colazione. La fatica si sente, ma le emozioni vissute durante il tragitto rendono ogni parola un po' più leggera



Riparto da Capoliveri e mi dirigo verso Lacona. Qui, scopro una deviazione che taglia letteralmente in due l'isola, una scorciatoia breve ma estremamente ripida. I 3 km di questa strada sono una vera mazzata: una salita costante al 12%, un “drittone” che non lascia scampo. Pedalare su questa pendenza è una sfida fisica e mentale, e quando raggiungo finalmente la cima, le gambe sono in fiamme.

Scollino e scendo verso Portoferraio, godendomi il sollievo della discesa. L'ultimo tratto verso Procchio è su una strada leggermente più morbida rispetto a quella appena affrontata, ma dopo una giornata così intensa, ogni risposta sembra lasciare il segno



L'uscita di oggi, con i suoi paesaggi spettacolari e le salite impegnative, è stata il perfetto finale di questa avventura all'Isola d'Elba. Capoliveri e il Monte Calamita mi hanno regalato emozioni indimenticabili, e le fatiche delle salite sono state ampiamente ripagate dai panorami mozzafiato e dalla soddisfazione di aver conquistato ogni vetta. Un'esperienza che porterò sempre con me e che sicuramente mi farà tornare presto su queste meravigliose strade!

L'Isola d'Elba è davvero un paradiso per noi ciclisti, un vero e proprio parco giochi naturale con panorami mozzafiato ad ogni curva. Pedalare su queste strade, tra salite impegnative e discese emozionanti, è un'esperienza unica. La varietà dei percorsi, che spaziano dalle coste scenografiche ai rilievi montuosi come il Monte Perone o il Monte Calamita, offre sfide per ogni livello di allenamento

Tuttavia, c'è un dettaglio a cui prestare attenzione: il traffico turistico, specialmente durante i mesi estivi. Da giugno ad agosto, l'afflusso di visitatori è notevole, e le strade possono diventare piuttosto trafficate. Il periodo migliore per godersi appieno l'isola in bici è sicuramente la primavera o l'inizio dell'autunno, quando il clima è ancora perfetto, ma le strade sono più tranquille e la natura esplode di colori. In quei momenti, l'Elba rivela la sua anima più autentica e selvaggia, e pedalare diventa un'esperienza ancora più gratificante

Per chi ama le due ruote, l'Isola d'Elba resta una meta irrinunciabile



Mirko Favata


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