il tram della comasina

domenica 29 luglio 2018

I MIEI ITINERARI A VIESTE E DINTORNI

Eccoci a raccontare le mie avventure nel Gargano  nel mio periodo di ferie di due settimane.
Come ogni anno prima di partire per le mie vacanze cerco di prepararmi sui percorsi che potrei affrontare in terra sconosciuta per riuscire a conciliare vacanze-bici e famiglia.Da come mi hanno raccontato il Gargano e' abbastanza insidioso in quanto i continui saliscendi e sopratutto la Foresta -umbra sono belle gatte da pelare:e cosi una volta sistemato in un campeggio tra Peschici e Vieste comincio a perlustrare la zona.
Il primo giorno faccio un classico Vieste-Peschici dalla litoranea resa famosa nel 2017 per il passaggio del Giro d'Italia



un bel percorso abbastanza corto ma con continui saliscendi,la parte della litoranea offre panorami spettacolari e la salita di Peschici e' corta ma tosta e ti lascia respirare aria di Giro grazie ancora alle scritte per terra che incitano i corridori.
Il secondo giorno decido di avventurarmi nella Foresta umbra ma andando verso Mattinata,un silenzio surreale e l'assenza di auto rende piacevole la continua salita che porta in cima ad un bivio dove piacendomi le strade nuove decido  di buttarmi dalla discesa che con sorpresa mi porta alla fine della salita di Coppa Tecla.
Riprendo la statale per raggiungere la deviazione di Pugnochiuso e opto per fare la parte della litoranea vecchia e vi diro' li oltre ad essere un continuo cambi di pendenze lo scenario e' spettacolare

le cicale e la completa assenza di auto fanno il resto e il rientro a Vieste dopo circa 70 km e' comunque impegnativo



il terzo giorno decido di mollare un attimo e scarico facendo la Vieste-Peschici al contrario


ed eccoci finalmente ad una tappa un po' piu' impegnativa che mi porta ad affrontare la temutissima Foresta Umbra.
L'ascesa verso la vetta inizia all'imbocco della statale e per circa 20 km si sale costanti al 5%-6% per arrivare agli ultimi tornanti dove le pendenze si fanno piu' interessanti.Se la si fa per la prima volta risulta interminabile e buia,la temperatura alle prime ore del mattino e' freschina ma vi assicuro che il tasso di umidita' vi portera' a sudare abbastanza
Giunti in cima si svolta a sinistra e comincia la discesa verso Vico Del Gargano,un bel paesino collocato in cima che svetta sulla litoranea e ti lascia intravedere Peschici in lontananza.
Nello scendere decido di prendere una scorciatoia che ti fa arrivare a Peschici evitando il traffico ma attenzione al fondo sconnesso e a qualche cane  randagio che non promette bene.


il ritorno verso Vieste e' comunque come sempre allegro ma c'e' sempre tempo per fare qualche foto

nel frattempo tra un uscita e un altre la mia piccola decide di chiamare la bici del papa':Gufetta
ed eccoci al giorno di relax e tra una nuotata e l'altra scopro su Strava che il club PedalandoilGargano offre spunti per giri carini e cosi' decido di copiare il giorno successivo il giro che sempre da Vieste ti porta a Vico passando per Peschici,Rodi,la salita di Ischitella e rispetto al giro precedente questa volta la Foresta Umbra la si fa al contario dove risulta piu' leggera con una bella discesa che ci riporta alla base.



nel frattempo vengo contattato su Strava da un certo Raffaele che vedendomi attivo su questi percorsi mi propone di fare insieme Monte sant'Angelo.
Allora decido di incontrarlo il giorno successivo a Peschici per conoscerci e programmare l'uscita.
Nell'occasione ci facciamo anche un bel giretto nei dintorni senza strafare ma scambiandoci diverse opinioni su questo bellissimo sport.



Nel frattempo una settimana e' gia' volata e alla domenica visto il traffico dei turisti decido di concedermi un giro breve per fare qualche foto a Vieste e dintorni in quanto il martedi successivo abbiamo previsto il giro lungo con Raffaele per Monte Sant'Angelo




ed eccoci alla tappa piu' impegnativa della mia campagna in Puglia.
Partiamo alle 7 da Vieste e affrontiamo la Foresta Umbra e una volta giunti in cima questa volta si gira a sinistra per Monte Sant'Angelo
Monte Sant’Angelo è conosciuta in tutto il mondo per la sua storia religiosa, divenendo meta d’obbligo nei pellegrinaggi micaelici. Santi, imperatori, papi, re o semplici fedeli sono giunti fin qui per inginocchiarsi davanti all’altare dell’Arcangelo Michele.
Il centro abitato è il più elevato del Gargano (843 m.) ed è situato in una mirabile posizione panoramica su uno sperone a sud del promontorio, con vista mozzafiato aperta ad ovest sul Tavoliere e a sud sul golfo di Manfredonia.
Sede del Parco Nazionale del Gargano e Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, la vita della cittadina è concentrata intorno al Santuario di San Michele Arcangelo, realizzato tra il V-VI secolo quando, secondo la tradizione, sarebbero avvenute le apparizioni dell’arcangelo in una grotta. I Longobardi, che in quel periodo dominavano nell’Italia meridionale, ne fecero il loro santuario nazionale. In breve tempo divenne un centro rinomato in tutta la Cristianità e meta obbligata, non solo per i pellegrini di tutta Europa, ma anche per i Crociati in partenza per Gerusalemme.
Prima di arrivare comunque ai piedi della salita ci sono ben 20 km belli allegri con continui saliscendi e poi una discesa tecnica che ci porta ad affrontare l'ascesa dalla parte piu' facile


giunti in vetta ci facciamo una bella foto e consapevoli che il ritorno non sara' dei piu' facili affrontiamo la lunga discesa che ci porta a Mattinata e ci offre uno scenario stupendo che si affaccia sul golfo di Manfredonia


il ritorno come citato prima non e' dei piu' facili perche' il vento e i continui su e giu' della litoranea cominciano ad appesantire le gambe e cosi' in tranquillita' senza strafare ci avviciniamo a Vieste
dopo ben 130 km con circa 2500 metri di dislivello:alla faccia che al sud non ci sono salite
Raffaele di Rovigo nonostante la sua precaria preparazione porta a termine il giro felicissimo e appagato per l'ottima perfomance e sopratutto per la compagnia che ha reso piacevole questo bellissimo giro



la fine della vacanza sta arrivando alla fine ma voglio godermi ancora queste splendide mattine e il giorno successivo ripropongo ancora il classico Vieste-Peschci e incontro sulla strada un ragazzo di Bologna anche lui in villeggiatura che mi tira il collo e invece di fare scarico ci do dentro di brutto per stargli a ruota.


la volglia di uscire e' sempre tanta cosi come penultimo giorno decido di inventarmi qualcosa e con inconsapevolezza mi inoltro in strade inedite e vi diro' in ottimo stato,muri da 20% mi si presentano qua e la e mi trovo  a ridosso di Peschici.
L'obbiettivo della giornata oltre all'ignoranza del tour e' la famosissima spiaggia Zaiana

La spiaggia, situata a 5 chilometri da Peschici nella rinomata ed esclusiva Baia Zaiana, nel cuore del Gargano è attrezzata per tutte le necessità: ombrelloni, lettini particolari ecc... è raggiungibile attraverso un sentiero naturale tra le rocce; Zaiana è tra le più selvagge e incontaminate spiagge del Territorio di Peschici, tranquilla di giorno e festosa di notte...


ed eccoci all'ultimo giorno,parto alle 6 dal mio campeggio e davanti a me intravedo tre impavidi ciclisti che anch'essi affrontano la salita della Foresta Umbra,mi avvicino e finalmente conosco i ragazzi del club PedalandoilGargano che mi ospitano per la loro girata e salendo mi svelano alcune chicche del posto e tra un colpo di pedale e un altro raggiugiamo Vico del Gargano.
Antonio,Matteo e il padovano Salivan sono persone squisite e lo stesso Matteo offre a tutti la colazione in un carino bar del centro abitato.
Io e Salivan vorremmo scendere per Peschici ma i ragazzi del posto ci dicono che e' meglio scendere ancora dalla Foresta per evitare il traffico(quale ???) e il caldo.
Antonio e Matteo sulle rampe della foresta si divertono un po' e anche loro dopo avermi lasciato davanti a fare il ritmo mi danno tre colpi di pedale e mi lasciano sul posto,alla faccia che al sud non vanno.
L'accoglienza dei ragazzi e' come se fossi uscito sempre con loro e mi rinnovano l'invito per l'anno prossimo


alla fine di queste due settimane segno circa 700 km e torno a casa triste ma nello stesso motivato e con la promessa che per l'anno prossimo potrei ancora tornare in questa bellissima zona dell'Italia


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