Il mio week end inizia venerdi dove con la mia famiglia colgo l'occasione di passare tre giorni al mare grazie a questo evento.
Arriviamo presto e cosi' nel pomeriggio insieme ai mie compagni di squadra Franco e Francesco ci facciamo una sgambatina provando gli ulitmi 30 km del percorso.
Sabato di completo e riposo e ci concediamo una bella foto di gruppo con le mie donne che mi seguono sempre in queste belle avventure
Serata tranquilla con una cena a base di riso e pollo e poi a nanna visto che la sveglia sara' puntata alle 4.
Ed eccoci al giorno della granfondo,colazione ricca di proteine e zuccheri e poi pronti per andare in griglia
la mattina e' fresca ma l'adrenalina del momento ti scalda e ' cosi' alle 6.40 finalmente parto,saranno 204 km con 3800 mt di dislivello certo non una passeggiata.
Testa bassa e ritmo veloce ma senza forzare mi portano sotto la prima salita con una media dei 39km/h e inizia la prima asperita':Il Polenta che e' molto simile al nostro Monticello e non presenta difficolta' e cosi senza fatica si affronta il secondo colle:Pieve di Rivoschio e qui alla prima vera difficolta' mi tocca fermarmi circa 5 minuti per aspettare che l'ingorgo a imbuto si sfoltisca per prendere la salita a ritmo regolare,questa purtroppo e' una della scocciature partendo nelle ultime griglie ma pazienza la gara e' lunga e avro' il tempo di recuperare.
Discesa abbastanza tecnica e l'odore di bruciato dei freni ti fa capire che siamo in tanti e tutti carichi a molla ........ma come nelle belle storie ecco che dopo pochi chilometri appare il mostro cattivo.
Degli imbecilli decidono di rovinare la festa a numerosi ciclisti spargendo sulla strada una miriade di chiodi che fa una strage di copertoncini e tubolari e che costringono a tanti a ritirarsi.
Mi faccio il segno della croce e per 10 chilometri continuo a controllare le mie ruote ma oggi anche la dea bendata mi assiste e cosi' passo indenne da quella strage di gomme e comincio l'ascesa al Ciola.
Qui incontro in successione due compagni di squadra,Deborah giunta dall'Austria e poi Alberto che e' alla sua prima Nove Colli,scambio con loro due parole e continuo con il mio passo e dopo ogni salita cerco di alimentarmi per non andare in crisi di fame.
Il caldo comincia a farsi sentire e percio' continuo anche a sorseggiare acqua per dare idratazione al mio corpo.
Il Ciola va via senza affanno e poi dopo la bella discesa ecco il temutissimo Barbotto.
Qui capisci chi si e' allenato bene durante l'inverno e chi invece deve soffrire per i crampi perche' l'ultimo chilometro al 18% ti segna ma se lo conosci lo domi e arrivi a scollinare senza patemi,ma attenzione che dopo il Barbotto si continua a fare un su e giu' che non ti lascia riposare e ti tiene sempre con la gamba in "tiro".
Quelli del medio capiscono che ormai e' fatta e cominciano a spingere mentre per chi fara ' il lungo comincia ora la Nove Colli.
Bivio a sinistra e primo ristoro dove mi fermo e mangio una banana e riempio la borraccia in vista della discesa e poi l'attacco del dente del Tiffi.
Un colle che sulla carta sembra facile ma dopo 100 chilometri le pendenze al 14% ti fanno male ma senza strafare so che il vero bivio della mia nove colli sara' il Monte Pugliano,prima pero' c'e' il Perticara ma i suoi continui su e giu' lo rendono interpretabile e se non fai fuori giri ti lascia riposare,
Ed ecco il Pugliano ma quest'anno sto bene e con una cadenza regolare e una potenza media intorno ai 220 w salgo passando tantissimi concorrenti e segnano circa 6 minuti in meno rispetto al 2016.
Sto bene e continuo senza forzare troppo e la discesa verso il passo delle Siepi e' bellissima in quanto accarezzi sulla sinistra la rocca di San Leo e qui e' importante trovare un gruppetto per fare ritmo fino alla salita dell'ottavo colle.Le Siepi sono 4 chilometri dolci ma se prima hai fatto il matto ti segnano,non ho problemi e sempre regolare salgo e comincio a gustarmi l'arrivo a Cesenatico.
Ma attenzione al Gorolo e le sue rampe al 17%.
Fa caldo ma la preparazione invernale comincio a sentirla in quanto non ho problemi di crampi e di stomaco ed ecco lo scollinamento ma conosco bene il percorso e so che fino a Sogliano e' un continuo mangia&bevi ma la gmaba c'e' e cosi comincio a scendere verso Cesenatico con un bel gruppetto di 50 unita'.La stanchezza fa mancare ad alcuni di loro la lucidita' e chiedo a gran voce di viaggiare a coppie ma nessuno ci sta e cosi ai meno 5 mi metto davanti a dettare il ritmo e cercare di trovare la posizione migliore per non impeccare ina qualche caduta.
Sugli ultimi due viadotti mi invento da ignorante una fagianata e faccio il vuoto creando bagarre nel gruppo,entro da solo nel rettilineo finale ma dietro da squali affamati arrivano e lascio a loro la volata dell'esimo posto.
Sugli ultimi due viadotti mi invento da ignorante una fagianata e faccio il vuoto creando bagarre nel gruppo,entro da solo nel rettilineo finale ma dietro da squali affamati arrivano e lascio a loro la volata dell'esimo posto.
Passo la linea del traguardo e sono contentissimo,il mio garmin mi da' un tempo di 8 ore e 15' che poi da real time saranno 8h24" ma fa niente arrivo stanco ma non distrutto e fiero di quello che ho compiuto.
La Nove Colli e' sempre una bella granfondo dove secondo me il percorso e' duro ma paesaggisticamente parlando non e' il massimo,il vero best di questa gara e' il contesto del week end dove c'e' il trionfo del ciclismo amatoriale e come qualcuno la chiama e' il Mondiale delle granfondo.
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