19 Febbraio, Loano (Sv) – Con poco meno di 1000 iscritti, la
settima edizione della Granfondo Città di Loano, porta ai nastri di
partenza poco oltre 900 ciclisti provenienti da tutto il Nord Italia.
La bella giornata quasi primaverile con temperature finalmente miti,
ha messo la voglia di pedalare ai partecipanti che, alle 10.00 in punto,
hanno preso il via dalla partenza posta presso la struttura Loano2.
Ma la festa era già iniziata sabato quando è stato aperto il
villaggio espositivo, straordinariamente partecipato, dando il via alle
attività pregara.
Il gruppo muove compatto lungo l'Aurelia in direzione Albenga, dove
lascia la statale numero 1 in direzione Villanova per andare ad
affrontare la prima salita di Ranzo. A Ortovero il romagnolo Christian
Barchi si lancia in un tentativo di fuga a lunga gittata. Il gruppo
lascia fare in un primo momento, con il romagnolo che guadagna
immediatamente un vantaggio considerevole.
Sulla prima salita di giornata, dopo circa 30 chilometri di corsa, il
gruppo aumenta l'andatura in caccia del fuggitivo, senza però
guadagnare sul romagnolo. L'atleta del Team Cannondale Gobbi FSA,
palesando grande condizione, continua imperterrito nella sua azione
lungo tutto il tratto di mangia e bevi lungo la Valle d'Arroscia. Alle
sue spalle, un gruppo ridotto a circa trenta unità, non riesce a ridurre
il gap e all'imbocco del Colle Scravaion, il loro ritardo si aggira
intorno ai tre minuti.
Lungo i 15 chilometri della salita la situazione non cambia, con il
battistrada determinato più che mai a portare a termine la sua azione.
Alle sue spalle niente si muove fino a due chilometri dallo
scollinamento dove, Federico Pozzetto, del Team Cannondale Gobbi Fsa,
aumenta l'andatura salutando la compagnia del gruppo, lanciandosi in
caccia del compagno di squadra.
Ormai è quasi tutta discesa per arrivare all'arrivo, ad esclusione
del falsopiano nei pressi di Bardineto e, Federico Pozzetto, scortato da
Leonardo Bonifazio, dimostrando grandi doti da discesista, si riporta
su Christian Barchi a cinque chilometri dall'arrivo. I due compagni di
squadra affrontano l'ultimo tratto di gara in totale relax forti del
vantaggio acquisito, presentandosi mano nella mano sul rettilineo
d'arrivo.
Alle loro spalle, a giocarsi il terzo posto, si presenta sul
rettilineo d'arrivo un gruppo forte di venti unità, con il ligure Marco
Battaglia che regola il plotone in volata.
Dopo l'arrivo, una verifica dei giudici di corsa sull'atleta Federico
Pozzetto, fa emergere che il portacolori del Team Cannondale Gobbi FSA,
risulta essere ancora nella lista degli ex-agonisti e viene escluso
dalla classifica, regalando il secondo posto a Marco Battaglia e il
terzo al piemontese Dario Giovine.
Tra le donne è assoluto dominio della piemontese Simona Parente, che
fin dalle prime battute fa grande differenza sulle avversarie. L'atleta
del Team Isolmant imposta la sua gara mantenendo le prime posizioni del
gruppo fin da subito. Sulla prima salita di giornata la piemontese
mantiene l'avanguardia del plotone battagliando ad armi pari con i
granfondisti uomini fino allo scollinamento di Onzo. Alle sue spalle,
con un gap superiore al minuto, scollinava l'altra piemontese Erica
Magnaldi e ancora più indietro la marchigiana Barbara Lancioni.
Le posizioni tra le atlete restano così invariate per il resto del
percorso, con i distacchi che si vanno a dilatare tra le tre cicliste
con il passare dei chilometri, delle salite e delle discese. La Parente
si presenta sul traguardo della settima edizione della Granfondo Città
di Loano, dopo 106 chilometri, con sei minuti di vantaggio sulla
seconda, l'atleta del Team De Rosa Santini, Erica Magnaldi, e un quarto
d'ora sulla terza, Barbara Lancioni, portacolori del Team MG.K Vis Somec
LGL.
Tra le società la vittoria è della piemontese Rodman Azimut Squadra
Corse, davanti alla cuneese G.S. Passatore e alla emiliana La Orsi Bike.
Con la Granfondo Città di Loano partono anche il Gran Premio Costa Ligure, la Coppa Cisalpina e il Trofeo Loabikers.
Per i colori del Makako team hanno preso parte Rossetti con il primo posto di categoria,Agazzi,Macri e Guido Bianchi
Nessun commento:
Posta un commento