il tram della comasina

domenica 1 febbraio 2015

IL MORSO DEL LEVRIERO..........





Mi ripresento ai nastri di partenza di una gara in circuito dopo le
soddisfazioni raccolte in un inaspettato terzo posto finale alla 3 Giorni
Internazionale di Bordighera. Sento la gamba calda, decido di insistere.
Nonostante una settimana densa di impegni, ma positiva, riesco ad uscire
un paio di volte, dove però faccio fatica a smaltire le fatiche fisiche e
mentali della 3 Giorni. Il fuorigiri cosmico della prima gara con arrivo
sul Poggio sento che si fa sentire, le sensazioni non decollano.
Non demordo, convinto che con un po' di riposo la condizioni buona Sin
qui dimostrata, non può svanire in un così breve periodo. Sabato sono già
in Riviera, faccio quasi tre ore tranquille con un po' di salita e nel
pomeriggio riesco finalmente a riposare. Purtroppo il meteo fa le bizze, e
a Finale Ligure addirittura grandina!
Sento gli amici liguri, quasi tutti si presenteranno ai nastri di partenza
di Quiliano in auto (che dista solo 20km circa da Finale dove mi trovo
anche io), il solo Luigino Panaro, fortissimo atleta della Olmo, partirà
da Pietra Ligure in bici. Arriverà congelato, si poiché alla partenza
della prima gara alle 9,15 ci sono 1,5 gradi e un fastidioso e gelido
vento di tramontana che pela la faccia.
Parto per gareggiare con l'abbigliamento invernale completo di
copriscarpe, guanti ( gli ultimi fantastici Makaki...), copri orecchie
ecc...mi concedo solo la divisa di media pesantezza. Non suderò granché
;-)...
Più di 90 gli atleti in partenza nella mia categoria, non ne conosco molti,
anzi pochini. Ma dall'ordine di arrivo riconoscerò molti dei soliti
noti delle gare 'veloci' in circuito. Morale mi sembra di avere
fortunatamente una buona gamba, ma il circuito e' corto, una sola
curva veloce che in realtà e' una variante ad esse che diventa
pericolosa a 45-50 km/h con tutto il gruppo, un attraversamento di binari,
l'entrata nel capannone dello sponsor principale della manifestazione
e una curva a destra secca, tutta da rilancio. Insomma un
bell'inferno, classico delle gare in circuito liguri. 
Primi giri in apnea, primi atleti che si staccano che formano gruppuscoli
numerosi, che nei doppiaggi non verranno fermati (!) con più di un
pericolo. A metà gara seguo in un tentativo di fuga, il mio amico Luigino
Panaro, ma faccio una fatica bestiale e mancano ancora troppi giri. Mollo,
mi accodo e rimarrò nelle retrovie qualche giro a respirare!!! Ai meno 8
giri dal termine partirà la fuga dei primi 4/5 che si rivelerà decisiva,
ma che in realtà erano a non più di 200 metri da noi. Ultimi 2 giri in
gruppo da incubo, con tutti che volevano le prime posizioni. Toccate
continue, e gomme di traverso nei punti dove si frenava forte per curvare.
Arrivo al rettilineo finale in discreta posizione, seguo un atleta con
gambe abbronzate che sembrava Andre' Greipel,peraltro l'unico con
il 'corto. Noto che ha tempo di stringere gli scarpini, deduco essere
uno capace di sgomitare nelle situazioni più scabrose. Morale tutti contro
tutti, proprio seguendo 'Greipel' noto che si attacca al manubrio
di un altro concorrente, stanno per cadere e fare strage (me compreso),
incredibilmente rimangono in piedi. Unico risultato, oltre a farmi
'strizzare' di brutto, e' stato quello di farmi tirare i freni
per una frazione di secondo, la qual cosa mi farà perdere più di qualche
posizione. 
Insomma mi metto a sacramentare,ma contento sia per la gara che per per
essermi buttato anche nello sprint, che però capisco ( una volta di più)
non essere il mio forte.
Decido insieme all'amico Max della Cicli Oddone di andare a fare una
20ina di km di scarico, visto che poi le temperature si sono alzate e poi
la salita di Bergeggi, con vista isola, merita tutto il viaggio fatto,
peraltro!
Insomma torno dallo scarico e guardo le classifiche....primo dei seconda
serie, peraltro ho battuto il secondo per un'incollatura!!! Non ci
posso credere, ma tant'è, attendo contento come un bambino le
premiazioni, se ci fossero anche foto in azione me le stampo e me le metto
in salotto !!!!!
Dal nostro inviato dalla Liguria Alberto Bellotti