il tram della comasina
domenica 30 agosto 2015
DOMENICA 6 SETTEMBRE MAKAKOTEAM RUNNING
BEN TORNATI MAKAKI................
Partenza ufficiale dalla villa oggi invasa da centinaia di ciclisti pronti a sfoggiare la condizione post vacanze.
Al via si presentano i big del Makakoteam che fin dall'inizio impostano un ritmo indiavolato all'uscita che doveva essere tranquilla.
All'attacco del Ghisallo ad Erba il mio garmin registrava velocita media 30km/h.........mah
Affrontiamo le prime rampe di Segrino poi a qualcuno viene in testa un'idea veramente malsana...
Facciamo Lasnigo..........cosa e' Lasnigo:
Se il Muro di Sormano ha soddisfatto le vostre aspettative, non dovete lasciarvi sfuggire questa stupenda salita che trovate a pochi chilometri di distanza. Impressionanti i primi 2100 metri con una pendenza media del 12% con punta del 20%; riuscirete a non mettere il piede a terra? Poi tutto cambia e vi ritroverete in una piccola e stupenda conca. IMPERDIBILE!.
Giunti in cima la soddisfazione e' tanta ma ci aspetta ancora la salita di San Primo.
Putroppo a causa del nostro Giulio(copertone tagliato con1 ora di pausa)dobbiamo evitare il
Superghisallo previsto per non incappare in un rientro tardivo.
venerdì 28 agosto 2015
IL RE DELLE GRAN FONDO USAVA L’EPO ANZICHE’ LE MALTODESTRINE ????
Non aggiungo altro...il doping amatoriale e' veramente qualcosa di squallido.
Rovinarsi la salute per vincere un salame o una misera medaglia.
giovedì 27 agosto 2015
30 AGOSTO:UN RITORNO SUPER(GHISALLO)
PARTENZA ORE 7:30 DAL CAPOLINEA
PARTENZA UFFICIALE DALLA VILLA ORE 8.00
RIENTRO PREVISTO 12:30 MAX 13
KM 130 dislivello 1800
Visto che avremo delle condizioni di forma non ottimali si affrontera' il Ghisallo dalla parte piu' facile per invogliare tutti ad uscire....occhio agli strappetti
Giunti in cima per lo scollinamento affronteremo la breve discesa che ci portera' a Civenna dove riprenderemo la salita per raggiungere Pian Del rancio....diciamo una soluzione piu' dolce del mitico Superghisallo.
Logicamente per chi non vorra' salire potra' fare tappa alla chiesetta e poi scendere o aspettare il gruppo per il ritorno a casa passando da Ponte Lambro dove si affrontera' un altro strappetto interessante...........
DESCRIZIONE SALITA
Fino ad Erba la strada non presenta particolari difficoltà altimetriche, da Erba a Barni invece si incontrano le prime vere salite, infatti si sale a gradini anche se con pendenze contenute ed intervallate da falsopiani lungo il lago del Segrino fino alla stazione di Canzo e fra Lasnigo e Barni.
Il fatto che la salita più impegnativa si trovi nell'ultimo segmento, prima di affrontare il ritorno, deve indurre ad amministrare saggiamente le energie, per arrivare in buone condizioni al tratto finale, da Barni al Ghisallo, questa salita, su una strada larga e diritta, presenta pendenze che arrivano in alcuni punti fino all' 11%.
Il kilometraggio e' di circa 130 km con un dislivello di circa 1800 mt.Il meteo prevede bel tempo e delle temperature gradevoli.Mi raccomando Mantellina per scendere e alimentazione.
Il giro non presenta difficolta' rilevanti fino al Ghisallo mentre la salita a Pian del Rancio puo' nascondere insidie se si e' poco allenati.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI E COME DICE IL PRESIDENTE MENATE..............
lunedì 24 agosto 2015
PROPOSTE INEDITE
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domenica 23 agosto 2015
USCITA FICATA MAKAKA
sabato 22 agosto 2015
DOMENICA 23/08 IL RIENTRO
3 PASSI PIU' LUNGHI DELL'OBERALPASS............
Per questo scorcio di fine agosto ci siamo regalati l'anello dei tre passi svizzeri:San Gottardo,Oberalpass e Passo di Lucomagno.
Partenza da Biasca e direzione Airolo dove imbocchiamo la salita.
La Parigi Roubaix delle Alpi: questa - in sintesi - la salita della Val Tremola che conduce al passo del San Gottardo. Un'esperienza insolita, pedalare in montagna sul pavè, che non può mancare nel bagaglio di un salitomane: una strada spettacolare per la sua unicità, per il paesaggio e per la quasi totale assenza di traffico, deviato sulla vicina superstrada. Anche se alla sera avrete un po' di mal di schiena ricorderete per sempre questa salita...
La salita al Passo del Gottardo inizia ad Airolo, centro nevralgico del turismo (e del traffico...) ticinese, poichè qui si imbocca la galleria del Gottardo. Chi vuole salire al passo evitando il traforo invece può usufruire della nuova superstrada (costruita negli anni settanta) oppure percorrere la vecchia strada della Val Tremola: fortunatamente per noi ciclisti non tutti sanno che quest'ultima via è ancora perfettamente agibile ed in ottime condizioni. La strada carrozzabile fu iniziata nel 1819 ed ebbe un ruolo importante per lo scambio di merci con il centro Europa: il pavè con cui era originariamente lastricata la strada è stato a tratti sostituito dall'asfalto e dal cemento, soprattutto nel primo tratto dopo Airolo, ma fortunatamente gran parte della pavimentazione è rimasta, specie nella seconda parte dell'ascesa, con gli spettacolari tornanti della Val Tremola.
Partenza dunque dal centro di Airolo, facendo bene attenzione a non seguire le indicazioni in verde per la superstrada: un primo tratto piuttosto ripido ci porta ben presto all'uscita del paese, poi la pendenza si addolcisce notevolmente permettendo di godere di ottime viste sulla città ai nostri piedi. Al km. 2 incontriamo un primo bivio per la superstrada che ignoriamo tenendo sempre la destra: ben presto incontriamo i primi tratti in pavè, talvolta frammisto all'asfalto: le nostre ruote cercano le esili lingue di asfalto per sfuggire alle terribili vibrazioni che il pavè trasmette al telaio, e la velocità si riduce sensibilmente.
Passiamo alcune costruzioni militari e giunti nei pressi del Motto Bartola (km. 5,4 mt. 1527) incrociamo nuovamente la superstrada: inizia qui la Val Tremola, come indicato dai cartelli, ed è sicuramente il tratto più spettacolare ed impegnativo della salita. Affrontiamo un lungo rettilineo prima di volgere decisamente ad ovest lungo una valle apparentemente invalicabile: comincia il pavè, regolare ed uniforme, in perfette condizioni di manutenzione, e dopo un ponticello ci apprestiamo ad affrontare una magnifica scalinata di tornanti ravvicinati. La strada è un vero capolavoro di ingegneria, e percorrerla incute grandi sensazioni, quasi non si avvertono più le vibrazioni talmente siamo assorti nella nostra fatica: l'ascesa è solitaria, anche in pieno agosto rarissime sono le vetture che si avventurano lungo questa strada. In alto scorgiamo i viadotti della superstrada, ferite aperte nel fianco della montagna: noi proseguiamo invece lungo gli innumerevoli tornanti guadagnando rapidamente quota con pendenze regolari, anche se non mancano tratti decisamente impegnativi, come quello compreso tra i km. 8,8 e 9,3 dove la pendenza media è dell' 11 per cento.
Estremamente perfido l'ultimo rettilineo finale che conduce al passo, spesso battuto dal vento: giunti in vetta l'incanto della scalata solitaria svanisce ben presto, il traffico è caotico, opprimente, e non vale la pena spendere molto più del tempo necessario per rifocillarsi e per prepararsi alla discesa.
Salita non troppo dura caratterizzata dal passaggio del trenino rosso svizzero che la fa da padrone.
Giunti in cima il nostro contachilometri segna gia' 90 km e ci manca ancora il passo del Lucomagno.
Sul versante settentrionale il percorso inizia a Disentis (1143m), storica località sul percorso stradale e ferroviario che collega Coira ed Andermatt attraverso il passo dell'Oberalp.
Si scende ad attraversare il ponte (1075m) sul Reno Anteriore e si inizia a salire ripidamente con tracciato tortuoso attraversando numerosi brevi gallerie in una stretta gola rocciosa.
Con pendenza moderata e due tornanti si raggiunge Curaglia (1332m), principale centro del Val Medel dove è ancora parlata la lingua ladina o romancia; si superano Platta (1389m) e Pardé (1399m), si attraversa una breve galleria e si superano Mulins (1422m), Catinauns (1427m), Fuorns, Acla (1477m) e Pardatsch Dado (1519m).
La salita ridiventa impegnativa con un breve tratto molto duro e dopo un ponte (1559m) supera Pardatsch Dadens e raggiunge St.Gions (1621m); poche centinaia di metri dopo la località la salita diventa dolce per lungo tratto nel Plaun da Neuls, poi ritorna impegnativa, soprattutto nel tratto dei due tornanti che conducono alla diga (1917m).
Si imbocca una semigalleria paravalanghe di quasi 2 Km lungo il versante meridionale del Lago di S.Maria; l'illuminazione e la respirazione sono garantite dalle ampie finestre aperte a valle; nella galleria a quota 1972m la pendenza si inverte e si scende moderatamente fino al passo.
La discesa verso Biasca e' un toboga di 40 km che nonostante le fatiche della giornata ci fa divertire portando le nostre bdc e gamba allo sfinimento
Ottimo giro e ottima compagnia da rifare ma sempre in questo periodo in quanto a quota 2000 faceva freschino.
un suggerimento ...portatevi da mangiare da casa perche' in Swiss costa una fucilata......
lunedì 17 agosto 2015
21 AGOSTO:IL BOTTO DI FINE ESTATE TRITTICO DELLE ALPI TICINESI
21 AGOSTO 2015
SAN GOTTARDO, OBERALP e LUCOMAGNO
Il "Trittico Alpino Ticinese"
Lunghezza km: 157,8
Salite: Passo del San Gottardo (m. 2.108), km. 13,1 (12,5 di salita) da Airolo (m. 1.180); pendenza media 7,3 %, pendenza max. 12,0 %. Oberalp Pass (m. 2.044), km. 10,7 da Andermatt (m. 1.440); p. media 5,6 %, p. max. 10,0 %. Passo del Lucomagno (m. 1.914), km. 18,3 (17,1 di salita) da Disentis-Mustér (m. 1.075, ponte sul Reno); p. media 5,3 %, p. max. 10,0 %.
Note: Dislivello complessivo: m. 3.300. Fondo stradale in pavé sulla vecchia strada che da Airolo sale al San Gottardo lungo la Val Tremola (a tratti nella prima parte, interamente negli ultimi 6 chilometri). Numerose gallerie tra Disentis-Mustér e Passo del Lucomagno
domenica 16 agosto 2015
JACK:LO STELVIO E' TUO
I MURI DEL COMASCO
Partenza alle 7.30 dal Capolinea e la banda composta da Favatar,Claudio,Lepre,Gianni,Luca Sanna e poi raggiunti da Giancarlo si avvia per la Comasina.
Pronti via affrontiamo le prime rampe di Carimate per raggiungere i mangia&bevi della zona di Brenna.Raggiungiamo Erba e anche qui affrontiamo una ascesa di 1 km bella tosta che ci porta sulla strada per Albavilla.....ed e' qui che inizia il bello.
Il muro di Albavilla e' uno strappo di 1 km con pendenze veramente toste intorno al 15% che ci portano a meta' salita dell'Alpe del Vicere'.
Decidiamo di non farla e ci portiamo verso Tavernerio dove prendiamo una piccola via che ci fa sbucare vicino al cimitero di Ponzate.(daprovare)
L'ottovolante non finisce perche' per raggiungere Brunate si continua ad inerpircarsi su strappi veramente al limite della bdc......in alcuni punti il mio Garmin segnava 24%.....
Giunti a Brunate solita foto di rito e discesone verso Como affollata di turisti.
Il san Fermo e' fatto tutto di un fiato e i PR su Strava fioccano a go go.
Il ritorno a casa per la Comasina e' una cronometro squadre con il solito Lepre che la fa da padrone.
LA CONQUISTA CAMUNA......
mercoledì 12 agosto 2015
LE REGOLE DEL DORMIRE BENE
- perché devi evitare il telefonino prima di dormire
- gli effetti dell'allenamento serale, e quanto tempo devi recuperare prima di coricarti
- come quello che mangi influenza il tuo sonno.
Evitare gli smartphone
Un altro suggerimento della dottoressa Halson per una buona dormita e che solo negli ultimi cinque anni o giù di lì è divenuto rilevante è evitare l'uso di smartphone a letto.
"La luce che viene emessa da questi dispositivi passa ovviamente attraverso gli occhi e direttamente al cervello colpendo così l'orologio biologico."
Uno dei composti chimici nel cervello che svolge un ruolo fondamentale nel facilitare un sonno regolare è la melatonina. La produzione di questo ormone che genera sonnolenza, è bloccato dalla luce del sole (e altra luce) durante il giorno, grazie a questo processo rimaniamo svegli e vigili. Di notte, quando la luce scompare dal cielo, la melatonina si accumula nel cervello, stimolando la classica sonnolenza che ci invita ad andare a letto. Questo a meno che non ci spariamo della luce negli occhi prima di coricarci.
"Non siamo esattamente sicuri quanto questo causi un problema in termini di produzione e accumulo di melatonina, ma se combinano le potenziali influenze su di essa più la stimolazione che deriva da controllare e-mail o vari social media giusto prima di dormire , è davvero un problema specialmente per gli atleti” aggiunge la dottoressa Halson.
Attenzione ad allenarsi di sera
Mentre molti ciclisti tendono ad alzarsi presto per l'esercizio fisico, ci sono quelli che preferiscono o sono costretti ad allenarsi la sera. Come ci potremmo aspettare, l’esercizio in notturna è potenzialmente dannoso al fine di godere di un sonno normale.
"Allenarsi ad alta intensità, la sera tardi, non risulta essere una buona scelta. Perché ciò che vi serve è staccare da tutto e rilassarsi un bel po’ prima di dormire, non si può semplicemente staccare la spina ", ha detto la dottoressa Halson. “Se prendiamo i calciatori professionisti per esempio, hanno bisogno di quattro ore post-partita prima di riuscire a dormire, non è possibile semplicemente finire ed addormentarsi subito ".
La situazione ideale secondo la dottoressa Halson, dovrebbe essere terminare l’allenamento ed avere sufficiente tempo per mangiare qualcosa e rilassarsi a sufficienza prima di dormire. Per la MAGGIOR PARTE delle persone stiamo parlando di almeno un'ora.
"La gente va a letto e pensa 'ho appena finito l’allenamento, dovrei essere molto stanco ', ma ci potrebbe essere ancora un po' di adrenalina o altri tipi di ormoni in circolazione, la temperatura corporea è probabilmente alta e tutto ciò non va a beneficio di un buon sonno. "
Dimmi cosa mangi e ti dirò come dormi
Per gli atleti professionisti (e amatori che stanno cercando di perdere peso) la sensazione di andare a letto affamati dopo una lunga pedalata sarà alquanto familiare. Anche se esistono ben poche ricerche a riguardo, si ritiene che andare a letto affamati potrebbe pregiudicare una buona dormita. D’altra parte, a quanto pare, andare a letto con la sensazione di essere eccessivamente pieni rovina comunque il sonno.
E come spiega la dottoressa Halson, non solo quanto si mangia, ma ciò che si mangia prima di dormire potrebbe incidere su quanto bene si dorme.
"C'è un certo numero di sostanze che si possono ingerire le quali, attraverso una serie di processi chimici, produrranno la melatonina. Così potreste essere in grado di aiutare il sonno mangiando diversi tipi di proteine o carboidrati “ continua la dottoressa "Questa è una cosa alla quale ultimamente stiamo ponendo la massima attenzione, ovvero come essere in grado di stimolare il recupero muscolare e allo stesso tempo non pregiudicare un buon sonno."
L'impatto di una corretta nutrizione sul sonno è un argomento che tuttavia non è stato approfondito a sufficienza, ma si ritiene che ci siano alcune proteine, quali triptofano per esempio, che potrebbero promuovere un sonno migliore. Ma come dicevamo c’è molto lavoro ancora da fare a riguardo.
"Al momento non c'è probabilmente nulla di certo da poter dire 'Dovreste prendere questo', se non per esempio il latte il quale contiene tutti i macronutrienti necessari. Così il vecchio consiglio di bere un bicchiere di latte caldo prima di coricarsi è tutt’ora valido. " [per chi lo può digerire ndr]